Migranti, Martello (Lampedusa): regole per non trasformare il malcontento in razzismo

ROMA - "La mia preoccupazione e' quella di non far diventare razzismo lo sdegno e l'indignazione. C'e' malcontento tra i cittadini, per non farlo sfociare in altre cose chiedo l'applicazione delle regole e di affrontare il problema dal punto di vista dell'ordine pubblico". Cosi' ai giornalisti il sindaco di Lampedusa e Linosa Salvatore Martello a margine dell'evento conclusivo del progetto promosso dal Miur 'L'Europa inizia a Lampedusa', che si e' tenuto stamattina nella sala della Comunicazione di viale Trastevere alla presenza della ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli.

A sbarcare sull'isola, secondo Martello, oggi sono "soprattutto tunisini e algerini, mentre prima erano principalmente subsahariani". "E' cambiata la rotta- aggiunge- i migranti non vengono piu' dalla Libia ma dalla Tunisia". Martello, intervenendo nel corso dell'evento, ha anche denunciato un calo dell'attenzione sull'isola simbolo dell'accoglienza dei migranti in Europa: "E' calata l'attenzione delle istituzioni e dei giornalisti, non viene raccontato che andiamo a salvare le vite dentro i camion e nei fumaioli delle navi- chiarisce a margine-. I migranti sbarcano sull'isola, entrano nel centro e poi girano senza controlli. Quando partono le navi spesso troviamo migranti negli autocompattatori. L'altro giorno ne abbiamo salvato cinquanta che si erano infilati dentro la spazzatura e per salvarli sono dovuti intervenire i vigili del fuoco". Secondo il sindaco di Lampedusa "non c'e' un controllo effettivo da parte delle istituzioni su cio' che avviene all'interno dell'isola, le regole non vengono rispettate ne' nei confronti dei lampedusani, ne' nei confronti di chi sbarca sull'isola". (DIRE)