Migranti, Migrantes: la Libia è un luogo di torture, no alle divisioni in Europa
ROMA - "La situazione in Libia per chi vuole vedere e' molto chiara. E purtroppo la Libia e' un luogo di torture: e' un vero inferno. Cosa rende cosi' sorda tanta parte dell'opinione pubblica e dei nostri governi per accettare tutto questo?". Lo ha affermato a Radio Vaticana il direttore generale della Fondazione Migrantes della Cei, don Giovanni De Robertis.
Per i migranti "non ci sono queste garanzie. Personalmente ho ascoltato, e non da adesso ma negli ultimi anni, tanti racconti dei migranti. E la cosa che piu' mi impressionava e' che il tratto di viaggio che ricordavano con piu' difficolta' era proprio il soggiorno in Libia".
Sulla revisione del Trattato di Dublino, De Robertis afferma che "i richiedenti asilo, quelli che raggiungono le nostre coste, sono una piccola percentuale rispetto a quella che e' la situazione nel mondo; e cio' a causa del moltiplicarsi di guerre e di altre situazioni. L'Europa ha oltre 500 milioni di abitanti: non sarebbe cosi' drammatico. Sono proprio le divisioni fra i governi europei, la nostra incapacita' di camminare insieme, quello che poi porta a delle politiche sbagliate". (DIRE)