Migranti, Msf: “Intervento libici in mare mette in pericolo le persone”
Ochek, uno dei naufraghi sulla Geo Barents/Msf
ROMA - “Questa mattina, mentre le nostre squadre stavano effettuando il salvataggio di un gommone sovraffollato e non idoneo alla navigazione in acque internazionali, una barca dell'apparato della Libia si è avvicinata da vicino, mettendo in pericolo la sicurezza di tutti”. Lo sottolinea in una nota Medici senza frontiere, aggiungendo che “quando sono arrivati i libici, molti dei sopravvissuti a bordo del gommone si sono gettati in acqua”.
“Successivamente hanno detto alle nostre squadre che preferivano morire in mare piuttosto che essere riportati nel luogo da cui stavano fuggendo - aggiunge la nota -. Le équipe di MSF sono riuscite a salvare tutti, con il supporto aereo di Sea Watch, e ora le 87 persone, tra cui molti bambini e neonati, sono tutte al sicuro a bordo della Geo Barents. Condanniamo fermamente questo comportamento sconsiderato che ha messo in pericolo la vita delle persone soccorse”.