9 gennaio 2017 ore: 12:58
Immigrazione

Migranti, Naga: "Più che a riaprire i Cie, si pensi a riscrivere le norme"

Per Pietro Massarotto, presidente dell'associazione Naga, il piano del neo ministro dell'Interno Marco Minniti, di creare in ogni regione un Centro di identificazione ed espulsione, non "avrà alcun effetto pratico" ma serve "solo a tranquillizzare l'opinione pubblica"
Due immigrati dietro grata in un cie

MILANO - "Più che a riaprire i Cie, si pensi a riscrivere le norme sull'immigrazione". Per Pietro Massarotto, presidente dell'associazione Naga, il piano del neo ministro dell'Interno Marco Minniti, di creare in ogni regione un Centro di identificazione ed espulsione, non "avrà alcun effetto pratico" ma serve "solo a tranquillizzare l'opinione pubblica". "Ci hanno già provato altri governi a fare espulsioni, con scarsissimi risultati". Per l'associazione milanese, che si occupa sopratutto di assistere chi è senza permesso di soggiorno, Parlamento e Governo dovrebbe invece indirizzare i loro sforzi verso una riforma delle normative sull'immigrazione. "Di fatto oggi in Italia un migrante può entrare solo facendo richiesta d'asilo - sottolinea Massarotto -. Non c'è altro modo. Non ci sono più i decreti flussi, né altri strumenti giuridici. Non è pensabile che non siano previsti altri canali d'ingresso".

L'irregolarità dei migranti è il frutto di una normativa troppo restrittiva. "Se posso venire in Italia solo richiedendo asilo e poi la domanda viene rigettata, non si può dire che si è di fronte a un irregolare - aggiunge Massarotto -. Pertanto chi si trova nel nostro Paese senza permesso di soggiorno non sta commettendo un reato. Per noi non esistono migranti irregolari, è solo una costruzione legislativa". (dp)

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