27 luglio 2017 ore: 13:48
Immigrazione

Migranti, nelle Marche 200 minori soli: già 50 le richieste per tutori volontari

La maggior parte dei minori ospitati nelle strutture d'accoglienza marchigiane ha 17 anni. Albania, Senegal, Gambia, Bangladesh i principali paesi d'origine. Situazione illustrata dal Garante Nobili: territorio capace di esprimere solidarietà. Tema all'attenzione del “Governing Board” della Macroregione a ottobre
Minori migranti, mani - SITO NUOVO

ROMA - Arrivano i tutori volontari per i minori stranieri non accompagnati, che saranno ospitati nelle comunità di accoglienza delle Marche. La nuova legge nazionale di settore demanda al Tribunale dei minori la tenuta di un apposito elenco, predisposto dal Garante per l’infanzia, a cui sono affidate la selezione e la successiva formazione. L’avviso pubblico attivato nelle scorse settimane - con sottoscrizione del protocollo d’intesa tra la stessa Autorità di garanzia ed il Presidente del Tribunale dei minori delle Marche,  Vincenzo Capezza - ha già prodotto significativi risultati, così come anticipato da Andrea Nobili nel corso di un incontro a Palazzo delle Marche, organizzato anche per fare il punto della situazione  in relazione alla specificità dei minori stranieri sul territorio regionale.

"Ad oggi – sottolinea il Garanteabbiamo ricevuto oltre cinquanta richieste di partecipazione, a testimonianza della capacità del nostro territorio di esprimere sensibilità e solidarietà. La legge che garantisce la protezione e l’accoglienza dei minori non accompagnati è motivo d’orgoglio per l’Italia, primo Paese in Europa a dotarsi di un sistema organico che considera i bambini prima di tutto bambini, a prescindere dal loro status di migrati o rifugiati”. Secondo Nobili assicurare una  tutela compiuta vuol dire anche “impegnarsi per contrastare i possibili abusi e l’utilizzo distorto del sistema di protezione, soprattutto da parte di organizzazioni malavitose”. Per il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, quella dei Msna è una situazione che va monitorata con estrema attenzione: “Attraverso la nuova legge vanno a riempirsi diverse lacune normative che si sono create nel corso del tempo; vengono affrontate le problematiche legate ai diritti dei minori; si pongono le basi per contrastare atteggiamenti, sempre più frequenti, di xenofobia e razzismo. Va dato atto al Garante delle Marche di essersi mosso con solerzia nell’applicazione, per quanto di sua competenza, delle disposizioni legislative”.

Nel complesso il tutore dovrà svolgere il compito di rappresentanza legale; perseguire il riconoscimento dei diritti del minore senza alcuna discriminazione; vigilare sui percorsi di educazione ed integrazione, sulle condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione; amministrare l’eventuale patrimonio. Le domande per entrare a far parte dell’elenco vanno presentate  entro il prossimo 11 settembre, mentre i corsi di formazione saranno avviati dal 29 settembre e si protrarranno fino al 14 ottobre.

I minori stranieri soli nelle Marche. In base ai dati contenuti nel report della Direzioni generale dell’immigrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali  relativo alla data del 30 aprile, su un totale di 200 ragazzi la percentuale più elevata (68%) riguarda la fascia di età  dei 17 anni, mentre  in ordine alla presenza territoriale, il primato (42,5%) spetta alla provincia di Pesaro, seguita da quelle di Ancona (29%), Macerata (13%), Ascoli Piceno (11,5%), Fermo (4%). Le nazioni di provenienza sono soprattutto Albania (21%), Senegal (14%), Gambia (12%), Bangladesh (10,5%). Oltre alle problematiche legate alla tutela, il Garante ritiene che sia fondamentale intervenire “nella non facile attuazione di politiche che garantiscano l’effettiva integrazione dei giovani stranieri, ricordando che molti di loro hanno un vissuto particolarmente sofferto e sono prossimi al conseguimento della maggiore età. Sono queste le sfide della contemporaneità, sulle basi delle quali si misura il livello di civiltà di un Paese”.

Il tema dei minori stranieri non accompagnati e del rafforzamento dei sistemi di loro tutela, sarà uno dei momenti di riflessione che dovrebbe concretizzarsi nel mese di ottobre, in occasione del prossimo "Governing Board", l’organismo che sovrintende alla realizzazione della Strategia della Macroregione adriatico ionica (Eusair). “La Macroregione  -  evidenzia Nobili - rappresenta una disegno integrato, costruito allo scopo di affrontare sfide comuni. E’ in tale ottica che si intende realizzare il coinvolgimento di tutti gli Ombudsman dell’area, al fine di promuovere un meeting utile a focalizzare l’attenzione sulla tematica dei msna, con particolare riferimento alle normative europee e alle normative degli otto Stati aderenti alla Strategia”.

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