Migranti, Neri (Asgi): "Per aumentare le espulsioni si diventa poco rispettosi dei diritti"
MILANO - Anche gli immigrati irregolari, hanno diritti. E la circolare del capo della Polizia Gabrielli sembra dimenticarlo. Da avvocato che ha seguito decine di casi di migranti espulsi o ai quali è stato negato il permesso di soggiorno, Livio Neri (che è anche membro dell'Associazione studi giudici sull'immigrazione) è preoccupato per come verrà applicata. "Il rischio è che per aumentare il numero delle espulsioni si sia poco rispettosi dei diritti – sottolinea -. Certo le regole vanno rispettate e l'irregolarità non può essere accettata. Ma non esiste un automatismo tra mancanza del permesso di soggiorno ed espulsione".
Può sembrare, quest'ultima, una questione da azzeccagarbugli, ma in realtà non lo è. "Il questore deve sempre valutare che non ci siano fattori che impediscano l'espulsione, come il diritto all'unità familiare nel caso i figli siano nati e cresciuti in Italia oppure il Paese d'origine sia dittatoriale, come prevede la direttiva rimpatri dell'Unione europea". Tra gli immigrati senza permesso di soggiorno ci sono persone con le storie più diverse. "Non dobbiamo pensare che siano solo uomini giovani appena sbarcati, ma ci sono centinaia di migranti, magari presenti con regolarità da vent'anni in Italia, e ora sono irregolari perché hanno perso il lavoro o l'hanno trovato solo in nero".
L'altro fattore di preoccupazione è che la programmazione dei controlli è affidata ai Comitati provinciali per l'Ordine e la sicurezza pubblica, di cui fanno parte anche i sindaci dei capoluoghi. "Non vorrei che in questo modo gli interventi siano troppo legati alle esigenze dei politici di turno, con la polizia locale sguinzagliata a chiedere i documenti a tutti", conclude Livio Neri. (dp)