17 febbraio 2017 ore: 14:24
Immigrazione

Migranti, "no alla svolta repressiva": corteo a Palermo

Cittadini e associazioni impegnate a sostegno degli immigrati domani alle 16 si raduneranno a piazza Verdi davanti al teatro Massimo per la manifestazione "Abbattiamo i muri. No alla guerra tra poveri per i diritti di tutti e tutte". Paleologo: "No alle logiche di sbarramento"
Migranti. Africani in partenza

PALERMO - Cittadini e associazioni di 26 realtà palermitane impegnate a sostegno degli immigrati domani alle 16 si raduneranno a piazza Verdi davanti al teatro Massimo per la manifestazione  "Abbattiamo i muri. No alla guerra tra poveri per i diritti di tutti e tutte". Il corteo proseguirà lungo la storica via Maqueda per poi fermarsi a piazza Bologni.
"Diciamo no: alla svolta repressiva del nostro governo sulle politiche dell’immigrazione e dell’asilo e agli accordi bilaterali con paesi terzi non sicuri - si legge nel documento sostenuto dagli organizzatori della manifestazione -. L’Unione Europea, in nome della difesa dei confini esterni, sta sacrificando tantissime persone che cercano soltanto una prospettiva di sopravvivenza; alla negazione dei diritti fondamentali, a partire dal diritto alla protezione internazionale, sulla base della provenienza nazionale. Non vogliamo hotspot, Cie o Cpr a Palermo e in nessun altro posto; all’esclusione delle persone vittime della tratta dal percorso sociale per il riconoscimento di un permesso di soggiorno per motivi di protezione; ai tanti minori stranieri abbandonati nelle strutture di Palermo e non solo, bloccati da ritardi ingiustificabili nel rilascio dei permessi per minore età, e dalla mancanza di sbocchi, una volta raggiunta la maggiore età; alle procedure sempre più restrittive adottate dalla questura di Palermo in particolare sui rinnovi dei permessi di soggiorno per lavoro autonomo (ambulanti); alla raffica di dinieghi che i richiedenti asilo stanno ricevendo e che temiamo abbiano come obiettivo finale la cancellazione del diritto di asilo; ai ritardi nell’applicazione della normativa che potrebbe consentire il riconoscimento di un permesso di soggiorno a chi denuncia un grave sfruttamento lavorativo; alla moltiplicazione dei centri di espulsione, i rastrellamenti e il rimpatrio forzato degli 'irregolari'". 

"Prima di tutto chiediamo in una dimensione più ampia una riflessione - sottolinea l'esperto in diritti umani e flussi migrati Fulvio Vassallo Paleologo - sulle politiche dell'immigrazione che non si possono ridurre alle logiche di sbarramento e di muro che propone l'amministrazione Trump e che in modo più sottile ma altrettanto dannoso viene praticata in Europa da parte dei governi europei". "A livello locale poi abbiamo numerosi questioni rilevanti come quelle relative all'accoglienza che spesso viene interrotta a seguito di provvedimenti prefettizi in caso di proteste all'interno dei centri sempre più frequenti per la situazione che si determina dentro le strutture; registriamo anche una quantità altissima di dinieghi che stanno arrivando sulle richieste di asilo che possono comportare, anche se non automaticamente, una rimessa sulla strada del migrante dopo un allontanamento dal centro di accoglienza; poi abbiamo un problema che interessa prevalentemente le questure che è quello di avere adottato procedure sempre più restrittive per quanto riguarda il rinnovo dei permessi di soggiorno; c'è inoltre anche una presa di posizione nei confronti del decreto sull'immigrazione del governo soprattutto legato, in particolare, all'abolizione del secondo grado di giudizio. Considerato infatti che, in molti casi i diritti dei migranti vengono riconosciuti proprio in giudizio, è evidente che, tagliarne il secondo significa impedire che questi diritti negati in via amministrativa vengano invece riconosciuti a livello giurisdizionale". 

Inoltre nel documento a sostegno della manifestazione si chiede: "di rompere il legame perverso tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno; creare canali umanitari e vie di ingresso legale e protette, tramite la concessione di visti di ingresso per motivi umanitari da ambasciate e consolati dei paesi occidentali, e non solo europei; usare le risorse economiche europee per aumentare la capacità di accoglienza e asilo invece di spenderle su interventi (militari) contro la mobilità umana; non affrontare più la questione migratoria secondo caratteri di eccezionalità ed emergenzialità; valutare la situazione dei diritti umani dei migranti e dei rischi che devono affrontare in Libia; adottare misure specifiche per identificare e proteggere i gruppi vulnerabili". Nell’annunciare l’adesione di Palazzo delle Aquile, il Sindaco sottolinea la ”piena sintonia dell’iniziativa con l’attività del Comune e con i principi fondamentali contenuti nella Carta di Palermo. Sposiamo con convinzione lo spirito di questa manifestazione – aggiunge – poiché da sempre la nostra Amministrazione ha perseguito la costruzione di ponti ideali e solidali tra gli uomini, indipendentemente da etnia, credo religioso, ceto sociale, status economico. 

Tuttavia - conclude Orlando - appare sempre più chiaro che la storia ed i genocidi di ogni tempo e latitudine non abbiano insegnato nulla ed altrove  - in una Unione Europea sempre più divisa ed egoista, negli Stati Uniti un tempo terra di opportunità e di accoglienza e, purtroppo anche in una Italia miope e cinica  - scientemente si erigono muri reali e mentali per impedire ai migranti di esercitare il sacrosanto, universale diritto alla mobilità”. 

La manifestazione è stata convocata da: Adif, Arci Palermo, Arci Porco Rosso, assemblea Montevergini, associazione degli ambulanti per la fratellanza Palermo, Ciss, Comitato Antirazzista Cobas, Coordinamento Antitratta Favour e Loveth Palermo, Isati Junco #PoterePololare, Laici Comboniani Palermo, Missionari comboniani, Osservatorio contro le discriminazioni razziali Nourreddine Adnane, Palermosenzafrontiere, Ufficio migranti Cgil Palermo.

Inoltre al corteo hanno aderito: Arci Tavola Tonda, associazione culturale no-profit Riportiamo alla Luce, Borderline Europe, Consulta delle culture Palermo, Laici Comboniani di Agrigento, PYC Palermo Youth Centre, Rifondazione Comunista Palermo, Sinistra Comune, Sinistra Italiana Palermo, Sinistra Italiana Sicilia, Spi Cgil Palermo, Udu Palermo - Unione degli Universitari. (set)

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