Migranti, nuovi arrivi a Corigliano. “Non si sa dove sistemare i minori"
box CORIGLIANO CALABRO - “Non si sa dove sistemare gli oltre 200 minori arrivati oggi. Intervenga il Viminale o la situazione rischia di precipitare”. E’ l’appello di Giovanni Manoccio, delegato calabrese per l’immigrazione e di Franco Corbelli delegato per la promozione e la tutela dei diritti umani. I due delegati si riferiscono allo sbarco di questa mattina della nave tedesca Rhein nel porto di Corigliano dove sono stati accolti 923 migranti, tutti provenienti dall’Africa sub-sahariana. Tra loro 121 le donne di cui 14 incinte e ben 203 i minorenni, di cui si deve accertare quanti sono accompagnati e quanti invece sono soli. Si prevede che le operazioni di prima accoglienza e di identificazione andranno avanti fino a domani, visto l’alto numero di persone da identificare e sottoporre ai controlli sanitari.
Dalla “Rehin”sono scesi anche sette i feriti ma non in condizioni difficili. Una famiglia, tra cui anche un minore, a causa delle ferite gravi riportate dal padre, è stata dirottata a Pozzallo. I migranti saranno poi trasferiti in diverse regioni italiane in base al piano di riparto stabilito dal ministero dell’Interno; i minori non accompagnati resteranno in Calabria. Sull’emergenza minori Corbelli ha riferito che l’assessore alle politiche sociali di Corigliano, Marisa Chiurco, ha scritto a tutte le autorità preposte per segnalare l’impossibilità del comune coriglianese di far fronte al nuovo sbarco di minori di oggi. Il palazzetto dello sport della cittadina del cosentino, infatti, ospita altri 100 ragazzi reduci dell’ultimo sbarco del 29 giugno; minori migranti a cui non si è riuscito ancora, nonostante gli sforzi, a trovare una sistemazione in strutture adeguate. “Siamo costantemente impegnati, con la Regione, per trovare a tutti una sistemazione dignitosa a questi ragazzi - spiegano Manoccio e Corbelli - Stiamo personalmente continuando a contattare alcuni sindaci e responsabili di strutture di accoglienza. Il nuovo sbarco di oggi aggrava purtroppo la situazione, rendendola più difficile, complicata e a forte rischio. Il comune di Corigliano non è più in grado di gestire questa emergenza dei minori. Occorre un intervento immediato e urgente del ministero degli Interni con soluzioni e provvedimenti straordinari. La stessa prefettura – ribadiscono i due delegati - nonostante il grande sforzo profuso, non è in grado da sola di risolvere questo grave problema”.
Corbelli e Manoccio difendono a spada tratta l’operato della Calabria e condanna duramente l’Europa che “con un comportamento vigliacco, ha lasciato da solo il nostro Paese”. I delegati esaltano la struttura regionale dell’accoglienza che funziona nonostante i problemi e le criticità del territorio”. Corbelli e Manoccio ringraziano anche “la meravigliosa opera di tante associazioni di volontariato che con dedizione e spirito di abnegazione, stanno affrontando egregiamente la drammatica emergenza umanitaria che vede la Calabria in prima linea nell’accoglienza a miglia di persone che arrivano da Africa e Medio Oriente”. Con quest’ultimo arrivo sale ad oltre 2700 il numero dei giunti nella nostra regione nelle sole ultime 24 ore. Ieri, infatti, in oltre 1200 sono sbarcati dalla nave norvegese “Olympic Commander” a Crotone, tra cui anche molte donne incinte; sempre ieri 587 migranti sono approdati a Vibo Marina dopo essere stati soccorsi in mare dalla Vos Hestia di Save the Children. (msc)