22 settembre 2015 ore: 13:49
Immigrazione

Migranti, Ocse: nel 2015 fino a un milione di richienti asilo in Ue

Presentato a Parigi il documento sulle prospettive migratorie: l'agenzia stima che fino a 450 mila potranno ottenere lo status di rifugiato. Appello per una politica di accoglienza ma è anche da affrontare la sfida l'integrazione. Tidei (Pd): fotografia tragicamente impressionante"
Immigrati. Richiedenti asilo seduti a terra con coperte

Roma - Fino a un milione di migranti potrebbe richiedere asilo in Europa nel corso dquest'anno: è la fotografia scattata dall'Ocse che oggi ha presentato a Parigi il documento  sulle prospettive migratorie. Di questi  l'agenzia stima che  fino a 450 mila potranno ottenere lo status di rifugiato e dunque stabilirsi in Ue ."Il costo umano di questa crisi è terribile e paesi devono accordarsi rapidamente su un'equa ripartizione dei rifugiati in Europa,  e garantire che questo gran numero di persone in difficoltà ricevano riparo, cibo e assistenza", si legge nel rapporto. Ma per l'Ocse è anche  essenziale fornire risposte politiche a lungo e medio termine a questa crisi, perché "una sfida emergente sarà l'integrazione dei tanti nuovi profughi che resteranno in paesi europei di accoglienza.  

"La fotografia scattata dall'Ocse sull'emergenza dell'immigrazione e' tragicamente impressionante", commenta la deputata del Pd e membro dell'ufficio di presidenza dell'assemblea parlamentare dell'Osce, Marietta Tidei. "Di fronte a questi numeri e' evidente che serve un ritmo decisamente diverso: la due giorni che si apre oggi con il Consiglio europeo dei ministri Ue dell'Interno e il vertice dei capi di Stato e di governo di domani a Bruxelles rappresenta l'ultima chiamata per l'Europa, che deve necessariamente dare attuazione al piano di ripartizione delle cosiddette quote", sottolinea Tidei. "L'Ocse conferma che i costi umani di questa emergenza sono ormai inaccettabili: solo una vera solidarieta' tra tutti i Paesi membri dell'Ue puo' impedire un collasso senza precedenti", aggiunge la deputata del Pd. "Se siamo tutti una grande famiglia europea lo dobbiamo dimostrare e le prossime ore saranno fondamentali per farlo: dobbiamo vincere le resistenza di alcuni Paesi, Ungheria in primis, e spiegare loro che le soluzioni non passano per muri e fili spinati", conclude la deputata del Pd. (DIRE)

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