1 settembre 2015 ore: 15:01
Immigrazione

Migranti: Palermo seppellisce i morti, gara di solidarietà dei comuni vicini

Prime tumulazioni di sei delle 52 persone che hanno perso la vita per le percosse e le esalazione della stiva. Le altre salme rimarranno a disposizione della procura fino al 15 settembre per l'identificazione. Ma in città non c'è posto
Palermo bare migranti morti

PALERMO - Sono cominciate le sepolture di alcuni dei 52 migranti morti, giunti a Palermo nei giorni scorsi. Su autorizzazione della procura, infatti, si procederà oggi nel cimitero dei Rotoli alla tumulazione dei primi sei corpi, per i quali è stata effettuata l'identificazione. Le altre 46 salme, sempre su richiesta della procura della Repubblica, resteranno nel deposito fino al 15 settembre per permettere la eventuale identificazione da parte di partenti o conoscenti delle vittime.

“E' un ulteriore atto di rispetto per questi uomini e donne morti tentando di raggiungere l'Europa quello di avere la possibilità di essere identificati e quindi avere una sepoltura con il proprio nome – ha dichiarato l'assessore alla Partecipazione Giusto Catania -. Cosi come comunicato nei giorni scorsi, ultimato l'utilizzo straordinario della sala Bonanno, il cimitero dei Rotoli sarà regolarmente aperto da oggi”.

La prefettura ha chiesto la disponibilità ai comuni vicino a Palermo per la sepoltura delle altre salme. La richiesta della prefettura ha avuto subito risposte positive da parte delle amministrazioni dei piccoli comuni vicini. I comuni più numerosi sono quelli delle Madonie. Il comune di Misilmeri accoglierà dieci salme. Nel piccolo comune alle porte di Palermo i dieci corpi saranno sistemati a terra, probabilmente verrà fatta una piccola cerimonia e posta anche una lapide per ricordarli. Sono in totale dieci i comuni dove verranno seppelliti i migranti. Oltre a Palermo, dove ne resteranno otto, ci sono Villabate che ne ospiterà 5, altrettanto Polizzi Generosa, 4 Caltavuturo, 3 Castelbuono, 4 Petralia Sottana, uno Pollina, quattro Isnello, tre Palazzo Adriano e cinque Corleone.

Subito dopo lo sbarco notturno di giovedì scorso, infatti, le salme dei 52 migranti erano rimaste dentro la cella frigo di un camion fino alla tarda mattina del giorno successivo. Complesse sono state le operazioni per eseguire le ispezioni sui corpi da parte di un gruppo di medici legali. Successivamente i corpi dei migranti sono stati sistemati nella sala Bonanno del cimitero dei Rotoli.

La situazione all’interno del cimitero ha già da tempo una sua criticità. In deposito oltre alle salme dei migranti sono presenti, in attesa di sepoltura, un centinaio di salme. Il comune di Palermo non ha posti a sufficienza e campi di inumazione per potere garantire degna sepoltura ai migranti rimasti uccisi nell'ultima traversata a mare. In un primo momento l'amministrazione comunale aveva pure proposto la cremazione, ma anche la legge lo vieterebbe perché sono in corso indagini della procura.

La salvezza sono stati gli altri comuni vicini, considerato che Palermo ha esaurito i loculi con le ultime trenta salme del precedente sbarco. “La presenza di 52 cadaveri giunti contemporaneamente e in una sola giornata è stata un'anomalia per Palermo – aveva dichiarato sempre l’assessore Catania -, dove la media quotidiana dei decessi è compresa tra 10 e 12 unità e le salme, generalmente, vengono distribuite nei quattro cimiteri della città”. (set) 

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