9 settembre 2015 ore: 17:26
Immigrazione

Migranti, parrocchie e privati pronti. "Aspettiamo indicazioni da governo e Cei"

Parla Valerio Landri, direttore della Caritas di Agrigento che gestisce una struttura di accoglienza di secondo livello per migranti e senza dimora: "Stiamo raccogliendo le disponibilità per capire come declinare l'appello del Santo Padre nei nostri territori, ma servono indicazioni precise
Accoglienza: migranti con mani tese in richiesta di aiuto

PALERMO - Dopo l'appello del Papa, otto realtà, tra parrocchie e singoli privati, hanno dato la disponibilità alla Caritas di Agrigento ad accogliere i migranti. "Intanto aspettiamo  che la conferenza episcopale italiana, che dovrebbe riunirsi a fine mese - dice Valeri Landri, direttore Caritas di Agrigento -, ci faccia sapere come regolarsi per rendere concretamente applicabile da parte delle realtà religiose le parole del Santo Padre". Finora l'accoglienza è stata portata avanti prevalentemente dal governo tramite le prefetture secondo le procedure previste per legge riconoscendo i Cara, i Cas e gli Sprar.  "In questo tipo di accoglienza sappiamo che sono coinvolte alcune Caritas ma l'invito del Papa sembra di più ampio respiro. L'invito del Papa è molto positivo - continua Valerio Landri, - perchè, al di là delle celebrazioni e della vita di ogni parrocchia, invita concretamente tutte le realtà ecclesiali ad avere una vita di fede  che tenga conto dell'accoglienza dell'altro, delle diverse povertà, in questo caso quella dei migranti, in maniera autentica e fattiva. L'invito è anche quello che ognuno prenda consapevolezza di quello che può fare assumendosi le proprie responsabilità come cristiano per vivere una fede più vera e più piena. Le sue parole di grande apertura in questo momento storico sono indispensabili perchè stanno facendo interpellare tutte le comunità. Spero che vengano accolte non soltanto sull'onda emotiva del momento  ma che portino realmente buoni frutti, altrimenti i rischio sarebbe quello di fare spegnere tutto presto".

"Per il momento abbiamo ricevuto in soli tre giorni  - prosegue il direttore della Caritas - le proposte di accoglienza di migranti  di 5 realtà parrocchiali e di tre privati. Di questo siamo ben contenti perchè stiamo avvertendo questo entusiasmo iniziale molto forte però vogliamo che si traduca in proposte a lungo termine e non si spenga presto. Per adesso siamo in una fase di monitoraggio e di raccolta delle disponibilità  per capire come si può declinare nei diversi territori l'appello concreto del Papa. Il coordinamento delle realtà disponibili spetterà a noi ma abbiamo bisogno di avere indicazioni precise da parte della Cei e del governo italiano".

"Il Papa pare aprire ad un sistema extraconvenzione che occorre comprendere come mettere in pratica - dice ancora -. Occorre sapere chi stabilisce quali migranti accogliere e come farlo. Ci chiediamo se occorre farlo con personale specializzato come previsto nelle strutture di accoglienza in convenzione dello Stato oppure realizzarlo in una maniera più improvvisata da parte di parrocchie e comunità senza operatori. Un'altra strada potrebbe essere quella di spendersi in una seconda accoglienza a fianco degli enti per garantire integrazione e inserimento lavorativo di queste persone. E' un quadro complessivo ancora tutto da vedere".  

La Caritas di Agrigento in questo momento ha una struttura di accoglienza di secondo livello per migranti e senza dimora. La realtà, che può ospitare fino a 14 persone, in questo momento,  ospita 4 persone ma è stata fatta la richiesta di potere accogliere anche qualche nucleo familiare di migranti che abbiano concluso il percorso di prima accoglienza e che abbiano bisogno di essere ospitate nel medio o lungo periodo. (set)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news