7 maggio 2018 ore: 15:13
Immigrazione

Migranti, premio alla guida alpina indagata per aver soccorso donna incinta

Il premio "Mediterraneo di pace" è stato assegnato nell’ambito del Mediterraneo Downtown a Prato, dove hanno partecipato circa 3.500 persone in tre giorni
Benoit Ducos

- PRATO - Le guide alpine che sul confine montano tra Bardonnecchia e Briançon soccorrono i migranti hanno vinto il premio ‘Mediterraneo di Pace’ promosso nell’ambito del Mediterraneo Downtown di Prato. Una delle guide alpine, Benoit Ducos, proprio nei mesi scorsi, è stato indagato dalle autorità francesi per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il tutto dopo aver soccorso una donna migrante incinta che tentava di attraversare il confine tra Italia e Francia sfidando il freddo e la neve.

Il premio è stato assegnato nell’ambito della kermesse promossa da Cospe, Regione Toscana e Comune di Prato si è chiusa ieri, domenica 6 maggio, con più di 3.500 presenze al Mediterraneo Downtown, tra eventi, spettacoli, incontri con le scuole, visite alle mostre. Con un Teatro Politeama stracolmo per il concerto del trio jazz di Paolo Fresu, Omar Sosa e Trilok Gurtu “Mediterraneo Downtown” ha portato a Prato circa 1000 persone, solo il sabato sera, ma dal 3 al 6 maggio il Mediterraneo ha invaso il centro della città con tanti eventi, spettacoli, talk show, mostre con una bella partecipazione di cittadini pratesi e non solo.

La formula di un festival diffuso nei palazzi e nelle piazze del centro ha avuto una risposta all’altezza delle intenzioni: fare una manifestazione popolare, a portata di tutti, non solo di esperti, pur parlando di temi complessi.  Ecco alcuni numeri: 90 gli invitati, tra loro ospiti dalla Turchia, Tunisia, Egitto, Francia, Spagna, Libano, Siria e Afghanistan; 4 le mostre fotografiche e multimediali tra Palazzo Pretorio, Il Cassero, l’Ex Chiesa di San Giovanni, 1 phototalk con immagini da Gaza, quattro le presentazioni di libri con gli autori sotto le logge di piazza del Comune nello spazio libreria.  Uno spazio aperto al pubblico che, come in un salotto, si è fermato ad ascoltare e riflettere insieme agli autori; 20 i talk show disseminati lungo i 4 giorni della manifestazione per parlare di libertà di stampa, di arte sociale, di graphic journalism, di ambiente, di economia circolare e di finanza etica. Come sempre il Festival ha affrontato il tema delle migrazioni, da diversi punti di vista e con un focus particolare sui minori non accompagnati che, sempre di più, arrivano nel nostro paese. Panel che ha visto una grande presenza di giornalisti e non solo.

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