Migranti, Renzi: "L'Italia scrive una pagina di civiltà, ma non può fare da sola"
Roma - Quello dell'immigrazione e' un "tema difficile non solo per la delicatezza dell'argomento. Ma anche per le paure che suscita. Occorre decisione, determinazione ma anche buon senso e responsabilita', specie pensando che le regole europee sembrano scritte (Dublino II) contro gli interessi del nostro Paese che allora - incomprensibilmente - le appoggio'". Cosi'' Matteo Renzi, presidente del Consiglio, nella sua 'enews', la newsletter di giugno inviata ai militanti del Pd.
"Un problema di portata storica come le migrazioni nel Mediterraneo si risolve solo attraverso una strategia di lungo respiro- dice Renzi- cooperazione internazionale, accordi con Paesi africani, pace in Libia, lotta contro gli scafisti/schiavisti, procedure diverse per l'asilo politico, solidarieta' europea sia a livello economico che di accoglienza".
Un problema che si risolve "tutti insieme: perche' e' impossibile pensare di lasciare solo un Paese. Nel frattempo ogni volta che un italiano salva una vita sono sempre piu' orgoglioso di essere alla guida di un Paese che sta scrivendo una pagina di civilta' in mezzo a tanta demagogia. Ma che non puo' fare tutto da solo", conclude il presidente del Consiglio.
Stessi numeri dello scorso anno, ma più demagogia. "I numeri sono gli stessi dello scorso anno (58.660 contro 58.200 del 2014). L'enfasi politica e comunicativa no. Non riguarda solo l'Italia, sia chiaro. Dalle recenti elezioni danesi fino all'ipotesi di costruzione di un muro tra Serbia e Ungheria, proprio nel cuore dell'Europa, che doveva essere la patria di chi i muri li abbatte: in tutto il continente la discussione sull'immigrazione e' accesa". Cosi'' Matteo Renzi, presidente del Consiglio, nella sua 'enews', la newsletter di giugno inviata ai militanti del Pd.
"Occorrono soluzioni concrete ancora piu' rapide, ma serve anche una scommessa culturale che porti l'Europa ad abbandonare la paura per tornare a scegliere il coraggio- dice Renzi- che non vuol dire accogliere tutti ma significa riconoscersi in regole chiare e condivise da rispettare insieme".
(DIRE)