22 febbraio 2016 ore: 12:57
Immigrazione

Migranti, Renzi: non possiamo accettare che si torni alle barriere o alle quote

Il premier incontra la stampa estera: "L'ipotesi della chiusura del Brennero e' sbagliata nella sostanza e nel valore simbolico". Sulla cooperazione: "Noi al prossimo G7 non vogliamo più essere gli ultimi sugli aiuti"
Ungheria, il muro di filo spinato, divisorio Ungheria-Serbia

Roma - "La situazione in Austria e' molto difficile, hanno piu' richiedenti asilo dell'Italia, tuttavia l'ipotesi della chiusura del Brennero e' sbagliata nella sostanza e nel valore simbolico. Non possiamo accettare che si torni alle barriere o quote di richiedenti asilo". Lo ribadisce Matteo Renzi, incontrando la stampa estera. "Spero che non si arrivi alla chiusura", aggiunge. "I rimpatri occorre farli ma come Europa, non come Italia o come singoli Paesi. L'Italia ha fatto piu' rimpatri di tutti e per questo conosciamo le difficolta' di fare i rimpatri e quindi occorre l'aiuto dell'Europa".

A proposito della Turchia il premieri Renzi dichiara: "Quello sulla Turchia e' stato un passaggio giusto, ma non decisivo. Non è che se dai i 3 miliardi alla Turchia, come spese fuori dal patto di stabilita', hai risolto il problema. Noi abbiamo detto si' ma di conseguenza immagino che varra' anche per i Paesi del Mediterraneo. Non credo che ci siano immigrati di serie A e serie B". 

"Il modo più saggio di aiutare i migranti - prosegue il premier - è evitare che attraversino i deserti, che affrontino i pericoli del mare. Occorre una cooperazione internazionale, che si vada nei loro Paesi di origine". Occorre investire soldi, parlo di Africa, in agricoltura, in infrastrutture, in occasioni di lavoro e di crescita, anche perche' l'Africa ha dei margini di crescita enormi. Nei prossimi 20 anni l'Africa crescera' piu' dell'Asia, occorre una vera strategia di politica estera. L'Italia, in questi due anni di governo, ha il merito di aver recuperato il baricentro Ue guardando piu' al Mediteranneo e all'Africa. Non a caso la mia prima visita da premier all'estero e' stata a Tunisi. La mia priorita' e' investire in cooperazione internazionale. Noi al prossimo G7 non vogliamo piu' essere gli ultimi sugli aiuti per la cooperazione". (DIRE)

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