Migranti. Roberto Saviano: "Addio Sandrine, ti chiediamo perdono"
Roma - "Addio Sandrine, che eri partita dalla Costa d'Avorio per raggiungere l'Europa e realizzare i tuoi sogni. Che avevi lasciato tuo figlio di 8 anni, nella speranza di poterlo portare presto con te in Italia, quel Paese che da lontano ti sembrava il paradiso". Lo dice Roberto Saviano, su facebook, con riferimento alla ragazza ivoriana morta ieri nel centro di accoglienza Cona (Venezia).
"Sapevi fare la parrucchiera ed era da qui che volevi iniziare per cambiare la tua vita: sognavi di trovare lavoro e di poter un giorno aprire un negozio tuo a Milano. Non ti avevano scoraggiata le migliaia di chilometri nel deserto africano, non ti aveva scoraggiata il viaggio su un barcone attraverso il Mediterraneo, non ti avevano scoraggiata nemmeno le difficolta' della vita in un centro di prima accoglienza sovraffollato, congestionato. Anzi- aggiunge Saviano- cercavi di alleggerire le giornate e gli animi tagliando i capelli e facendo acconciature alle donne del campo. Non ti lamentavi mai, nemmeno quando hai cominciato a stare male, nemmeno quando dopo i controlli in ospedale ti rimandavano al campo. Ieri mattina ti sei alzata presto per fare il bucato. Poi ti sei accasciata e sei rimasta stesa a terra nel bagno del centro accoglienza. Quando ore dopo ti hanno trovata li' dentro senza vita, le tue guance erano rigate dalle lacrime: forse avevi chiamato aiuto, ma nessuno ti ha sentita".
Saviano conclude: "So bene che ormai non serve a nulla, ma dobbiamo chiederti perdono, Sandrine. Perdono perche' sei morta in un Paese che avrebbe dovuto proteggerti, perdono perche' sei morta in un Paese che avrebbe dovuto trattarti con dignita', perdono perche' non siamo stati all'altezza della fiducia che avevi riposto nel nostro Paese". (DIRE)