1 settembre 2015 ore: 15:09
Immigrazione

Migranti salvati e subito rimpatriati: Strasburgo condanna l’Italia

La Corte europea rileva la violazione dei diritti di tre tunisini: dopo il soccorso in mare erano stati rinchiusi a Lampedusa e poi rispediti via nave nel loro paese. “Sottoposti a trattamento degradante e detenuti senza che alcuna legge lo prevedesse”. Violato anche il divieto di espulsioni collettive
Giulio Piscitelli/contrasto Immigrati in attesa di essere rimpatriati. lampedusa

BRUXELLES - Italia condannata perché ha violato i diritti di tre migranti di origine tunisina che stavano arrivando irregolarmente nel Belpaese. E' la decisione odierna della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo per una vicenda accaduta nel 2011. I tre erano stati soccorsi in mare, poi rinchiusi a Lampedusa e quindi rispediti in Tunisia via nave. La condanna e il risarcimento di 10 mila euro a ciascuno per danni morali sono scattati perché i tre sono stati sottoposti a un trattamento degradante dovuto alle condizioni in cui sono stati reclusi nel centro di soccorso e prima accoglienza di Contrada Imbriacola a Lampedusa.

La condanna della Corte dei diritti umani di Strasburgo è stata motivata anche dal fatto che i cittadini tunisini sono stati detenuti senza che alcuna legge lo prevedesse, senza ricevere informazioni sul perché della decisione. Inoltre, gli è stato negato il diritto di ricorrere in tribunale contro questo provvedimento delle autorità italiane.

Secondo i giudici il divieto alle espulsioni collettive, previsto dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, è stato violato quando i tre sono stati rimpatriati senza aver svolto un'indagine sulla situazione di ognuno di loro. In caso le parti non richiederanno un riesame la sentenza diventerà definitiva tra tre mesi. (gdp)

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