Migranti, Serracchiani: Salvini attui il piano ricollocamenti per il Friuli
ROMA - "Il Ministro dell'Interno attui urgentemente un piano di ricollocamenti per il Friuli Venezia Giulia: prenda in considerazione anche gli arrivi via terra, come avvenuto gia' in passato, operando in modo che parte almeno dei migranti presenti in regione siano distribuiti prioritariamente tra i Paesi membri dell'Unione Europea, effettuando tra questi una ricognizione a livello governativo analoga a quella fatta per i migranti salvati dal mare. In subordine, questi richiedenti asilo siano ripartiti tra le altre regioni italiane a minor tasso di saturazione, come gia' ripetutamente avvenuto nella scorsa legislatura". E' quanto chiede la deputata del Pd Debora Serracchiani al titolare del Viminale, Matteo Salvini, dopo che innumerevoli notizie di fonte istituzionale hanno segnalato l'intensificarsi degli arrivi dei migranti, che attraverso la Bosnia passano per la Slovenia e infine giungono a Trieste e Gorizia.
Serracchiani ha ricordato che "il Friuli Venezia Giulia, in alcune occasioni e' stato definito la "Lampedusa del nord", e la passata Amministrazione regionale ha chiesto e ottenuto dal precedente Governo che, in ragione delle specificita' degli arrivi via terra, analoghi a quelli via mare, una volta superata la quota del tre per mille indicata dal Ministero dell'Interno, i richiedenti asilo in soprannumero rispetto alla detta quota, fossero ricollocati in altre Regioni d'Italia meno appesantite".
"Cio' che si e' fatto allora si puo' fare di nuovo - ha indicato Serracchiani - soprattutto di fronte alle manifestate preoccupazioni del sindaco di Udine e della Giunta regionale. Anche perche' il fenomeno dei cosiddetti "movimenti secondari" e' destinato a crescere, considerando le posizioni piu' volte ribadite dal ministro dell'Interno tedesco, Horst Seehofer, e dal premier austriaco, Sebastian Kurz, il quale anche recentemente ha rifiutato il ricollocamento di un piccolo gruppo dei migranti salvati a Pozzallo"
"Adesso i migranti giungono in Friuli Venezia Giulia dove si fanno registrare e da dove non e' possibile effettuare alcun respingimento, quindi bisogna adottare quei sistemi di alleggerimento solidale che hanno dimostrato di funzionare. Ancora piu' auspicabile riuscire a coinvolgere altri Paesi, per quanto- ha concluso Serracchiani- i nostri vicini sembrino avere altre priorita'". (DIRE)