16 giugno 2015 ore: 11:36
Immigrazione

Migranti sgomberati a Ventimiglia, Caritas: "È il fallimento dell'Europa"

Forti: "Poche decine di migranti catalizzano l'attenzione di un continente ripiegato su se stesso". Il responsabile della Caritas locale: "Trecento persone in stazione, stiamo portando avanti accoglienza a cielo aperto"
Migranti a Ventimiglia

TUNISI - "Quello che stiamo vedendo a Ventimiglia è l'immagine del fallimento di un'Europa che a distanza di anni non riesce ancora a trovare un approccio comune a un fenomeno che non è certo straordinario." Commenta così Oliviero Forti, responsabile immigrazione della Caritas, lo sgombero a Ventimiglia, parlando a margine del Migramed di Tunisi. La polizia italiana questa mattina è infatti intervenuta per costringere i migranti accampati su ponte Ludovico a spostarsi ma in molti hanno fatto resistenza, e non sono mancate tensioni con le forze dell'ordine.

Migranti a Ventimiglia. Polizia

"Quello che sta accadendo oggi a Ventimiglia è lo stesso che abbiamo visto succedere già nel 2011 con le stesse dinamiche - continua Forti - Si sta creando un caso europeo per alcune decine di migranti, ma la vicenda altrove non troverebbe spazio nennemo tra le notizie di un giornale locale. Ora invece queste poche decine di migranti catalizzano l'attenzione di un'Europa ripiegata su stessa che cerca di difendere strenuamente quei confini che pensavanmo aver superato con Shengen". 

- Raggiunto telefonicamente da Tunisi, Maurizio Marmo, direttore della Caritas di Ventimiglia, sottolinea come la situazione in questo momento sia critica in tutta la città. E in particolare in stazione dove restano bloccate da giorni 200-300 persone. "Stiamo portando avanti un'accoglienza a cielo aperto - spiega - dentro la stazione ci siamo attivati insieme alla Croce rossa e ai tanti cittadini che in maniera spontanea si danno da fare per dare una mano. La sera, insieme ai nostri seminaristi serviamo la cena e durante il giono portiamo viveri, vestiario e generi di conforto".

Ma la situazione potrebbe peggiorare dopo lo sgombero - spiega ancora Marmo - perché "le persone respinte molto probabilmente finiranno in stazione insieme a tutti gli altri, in attesa di poter ripartire". La maggior parte dei migranti in transito a Ventimiglia sono eritrei, etiopi e somali, ma ci sono anche molti sudanesi e persone originarie del Mali. "E' bello vedere la solidarietà della gente comune, che sta reagendo in maniera positiva, dando una mano alle associazioni per portare assistenza - aggiunge - anche i migranti in stazione sono molto tranquilli. Ma speriamo che presto venga aperto un centro di accoglienza temporaneo per poter dare loro un accoglienza degna". (ec)

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