20 maggio 2020 ore: 17:45
Immigrazione

Migranti. Si getta dalla nave quarantena Moby Zazà e muore. “Tragedia annunciata”

E’ successo davanti alle coste della Sicilia. Il commento del deputato di +Europa Riccardo Magi, che aveva presentato un’interpellanza contro l’uso delle navi private. “Il governo deve porre fine alla prassi disumana, illegittima e costosa della sorveglianza sanitaria a bordo di navi appositamente noleggiate per migranti salvati in mare”
Rifugiati, migranti, barcone - SITO NUOVO
ROMA - Si è gettato dal ponte della nave in piena notte. Non si conoscono i motivi del gesto ma per l’uomo, di origine tunisina, non c’è stato nulla da fare. La tragedia si è consumata di fronte alle coste della Sicilia, l’uomo era infatti sulla Moby Zazà, la nave sulla quale stanno trascorrendo la quarantena per il coronavirus 121 migranti e 35 persone della Croce Rossa. Sono stati proprio gli operatori della Croce Rossa a confermare la notizia.

Di tragedia annunciata parla Riccardo Magi, deputato di +Europa Radicali.  "Il governo deve porre fine alla prassi disumana, illegittima e costosa della sorveglianza sanitaria a bordo di navi appositamente noleggiate per migranti salvati in mare o arrivati autonomamente sulle cose italiane - sottolinea Magi -. Ancora prima della tragica morte del ragazzo tunisino avvenuta stanotte, avevo presentato un’interpellanza ai ministri dell’Interno e dei Trasporti, perché chiarissero i diversi aspetti controversi della questione. La trovata di realizzare una sorta di hotspot galleggiante impiegando la Moby Zazà e ancora prima la nave Rubattino, oltre a comportare lo sperpero di ingenti risorse pubbliche non sembra rispettare le norme nazionali e internazionali sulle procedure finalizzate all'identificazione e alla eventuale richiesta di protezione. Tenere per settimane su una nave chi ha trascorso giorni in mare su imbarcazioni di fortuna ed è scampato a un naufragio è da sadici e l'emergenza sanitaria non lo giustifica". Nell’interpellanza, il deputato chiede se la nave servirà per evacuare anche i migranti giunti autonomamente a Lampedusa e in base a “quali norme di diritto internazionale o interno si procrastini lo sbarco a terra dei naufraghi” visto che “potrebbero fare la quarantena a terra come le centinaia di persone che arrivano con gli sbarchi autonomi”.

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