Migranti, soccorso in mare e accoglienza: fondazioni sostengono le ong
ROMA - Dalla Fondazione un aiuto concreto per il soccorso dei migranti: 980 mila euro per "contribuire agli sforzi messi in atto da alcune organizzazioni umanitarie per il soccorso in mare, ma anche per creare alternativi corridoi umanitari, affinché altre tragedie nel Mare Nostrum possano essere evitate". L'iniziativa vede coinvolte, al momento, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariparo e Fondazione con il Sud e intercetta la richiesta di alcune organizzazioni umanitarie, attive degli interventi di soccorso, di un sostegno per rafforzare la propria azione.
Nasce così il piano di intervento coordinato da Acri. "Esso presenta elementi di coerenza con la strategia delle Fondazioni in tema di migrazione – sottoliena Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Associazione che rappresenta questi enti non profit -. Pur continuando a fondarsi su un approccio di inclusione e di promozione di iniziative di lungo termine, tiene conto - perché non si può non tenerne conto - dei più recenti cambiamenti del fenomeno migratorio e delle situazioni di emergenza attuali e di prospettiva che interessano il nostro Paese".
Il piano parte con il contributo di quattro Fondazioni, cui potrebbero tuttavia aggiungersene altre nei prossimi giorni. Le necessità sono molte, l'attuale contributo di 980 mila euro andrà a: Sos Méditerranée, Medici Senza Frontiere, Fondazione Francesca Rava, Emergency, Oxfam Italia, Rainbow for Africa Onlus (in partnership con Missionland, Waha, Engim Internazionale), Comunità Sant’Egidio - Corridoi Umanitari. E il soccorso non sarà solo in mare, ma riguarderà anche la prima accoglienza a terra, anche per quei migranti che in prima istanza non sono in grado di dimostrare il loro diritto di accesso alla protezione internazionale. Di importanza strategica, per i promotori, è, inoltre, il Progetto Corridoi Umanitari, condotto dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alla Federazione delle Chiese evangeliche, Chiese valdesi e metodiste: il primo di questo genere in Europa, che ha l’obiettivo specifico di evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo.
Secondo l'Unhcr (datoi aggiornati al 20 luglio 2016), nel corso di questa prima metà dell’anno in Italia sono arrivati per mare 79.851 migranti (70% uomini, 13% donne e 17% bambini): le persone morte o disperse nel Mediterraneo sono circa 2.951.