11 maggio 2017 ore: 11:17
Immigrazione

Migranti, Sos Mediterranee: quando la gente annega dobbiamo soccorrerla

Audizione di Timon Marszalek, direttore generale della Ong: "Siamo motivati da un imperativo molto semplice: quando la gente annega dobbiamo soccorrerla". Assistite 17.532 persone direttamente a bordo della nostra nave
Migranti soccorsi

Roma - "Siamo motivati da un imperativo molto semplice: quando la gente annega dobbiamo soccorrerla. In quanto professionisti umanitari e marittimi abbiamo considerato un obbligo morale e giuridico dare una risposta a coloro in difficolta', sulla base dei principi dell'umanita' e della solidarieta' e in linea totale con il diritto marittimo internazionale". Lo ha detto Timon Marszalek, direttore generale della ONG 'SOS Me'diterrane'e' Germania, nel corso di una audizione al Comitato Schengen, rispondendo a una domanda della presidente Laura Ravetto (FI).

"Sulla base di questo imperativo - ha aggiunto - e con questo senso di dovere civico siamo stati accompagnati da migliaia di cittadini europei in una organizzazione europea no profit di ricerca e soccorso. Forniamo una risposta alle necessita' del Mediterraneo centrale perche' si tratta della rotta migratoria piu' pericolosa al mondo". "La nostra organizzazione e' composta da tre associazioni sorelle: 'SOS Me'diterrane'e' Germania, Francia e Italia, con un bilancio annuale di circa 4,7 milioni di euro, cioe' 11 mila euro al giorno. Accettiamo donazioni nei nostri rispettivi Paesi", ha detto rispondendo a una domanda della presidente Laura Ravetto (FI).

"Il nostro lavoro - ha proseguito - si concentra nella fornitura di una risposta alle necessita': o individuando le imbarcazioni in difficolta' o aspettando istruzioni da parte dello MRCC, ovvero fornendo una risposta alla chiamata dello MRCC quando veniamo incaricati di svolgere operazioni di soccorso in un'area da essi indicata. Per condurre questi salvataggi- ha continuato Marszalek- 'SOS Me'diterrane'e' noleggia una nave di 77 metri, l'Aquarius. Questa nave e' fornita da tre scialuppe di salvataggio, ha un laboratorio medico e ha capacita' di assistenza per ricoverare donne e bambini. La capacita' totale e' di 500 persone. Il 2016 e' stato il nostro primo anno di attivita'".

E in riferimento ai donatori dell'organizzazione Marszalek ha rivelato che "il 98% delle nostre donazioni arriva dal settore privato, abbiamo circa 15 mila donatori in tutto e siamo tenuti all'osservanza delle norme nazionali della tutela della privacy dei dati. Per rivelare i nomi dobbiamo prima fare una richiesta di autorizzazione ai donatori. C'e' anche una piccola percentuale di donazioni pubbliche, il 2% del nostro bilancio annuale, che possiamo rendere note e si tratta di un elenco di circa 200 donatori istituzionali che donano da un minimo di 25 euro a un massimo di qualche migliaio di euro". Nello specifico, ha rivelato Marszalek "si tratta di donatori istituzionali non italiani, ne' tedeschi ma per lo piu' francesi".

"Abbiamo iniziato le operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo il 26 febbraio 2016. Siamo l'unica nave civile che ha operato in modo continuo per tutto l'inverno. In 14 mesi abbiamo svolto 103 operazioni di salvataggio, fornendo assistenza a 17.532 persone direttamente a bordo della nostra nave, di queste 12.880 sono state soccorse direttamente dalle nostre squadre, altre 4.652 sono state trasferite da altre imbarcazioni su richiesta dello MRCC". Lo ha detto Timon Marszalek, direttore generale della ONG 'SOS Me'diterrane'e' Germania, nel corso di una audizione al Comitato Schengen, rispondendo a una domanda della presidente Laura Ravetto (FI).

"Tutti coloro che riescono ad arrivare nella nostra nave- ha aggiunto-, tutte le persone soccorse, riferiscono di violenza estrema sopportata in Libia, quello che loro definiscono 'l'inferno libico', dove sono state sottoposte a ripetute violenze fisiche e psicologiche, abusi sessuali, detenzioni, torture e lavori forzati. MSF ha potuto osservare direttamente questa violenza - ha concluso - con prove fisiche e certamente pubblicheremo presto un libro per denunciare alcune delle testimonianze che ci sono state rese".

 A bordo della nave Aquarius "la squadra di 'SOS M'diterrane'e' comprende circa 13 persone che si occupano dell'attivita' di ricerca e soccorso. Abbiamo un partenariato con 'Medici senza Frontiere' la cui squadra si occupa dell'assistEnza medica delle persone salvate a bordo. Msgf contribuisce finanziariamente anche ai costi marittimi dell'operazione". "Garantiamo anche- ha aggiunto- una copertura giornalistica costante indipendente a bordo dell'Aquarius: piu' di 60 giornalisti forniscono una presenza continua a bordo, in rappresentanza delle testate piu' prestigiose del mondo".

(DIRE)

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