Migranti, stop a Moonbird l’aereo di monitoraggio di Sea Watch
ROMA - “Il Governo italiano ha chiuso i nostri occhi sul Mediterraneo centrale, da venerdì il nostro aereo di monitoraggio civile non può più alzarsi in volo da Lampedusa. L’accusa è quella di aver riportato per troppe volte, e per troppo tempo, la presenza di persone in immediato bisogno di soccorso nel Mediterraneo centrale”. Con queste parole, Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch denuncia il nuovo stop da parte dell’Enac dell’elicottero Moonbird, che monitora il tratto di mare tra l’Italia e la Libia per avvistare le imbarcazioni in pericolo. Da giugno, il velivolo ha effettuato 47 missioni e avvistato 2.600 persone in pericolo, chiedendo poi alle autorità di attivarsi per il soccorso in mare.
Il governo italiano ha chiuso i nostri occhi sul Mediterraneo impedendo a #Moonbird di volare.
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) September 8, 2020
Da giugno abbiamo effettuato 47 missioni e avvistato ~ 2600 persone in pericolo chiedendone il soccorso immediato.
Lo prescrive la legge, eppure è proprio questo a venirci contestato pic.twitter.com/rwmbFSi9TB
“Questo governo con la complicità dell’Unione europea vuole che il Mediterraneo centrale diventi un buco nero, che nessuno sia lì per raccontare ciò che davvero accade: e cioè che le persone vengono abbandonate per ore, quando non per giorni, con la complicità delle autorità europee che come noi le avvistano dal cielo - denuncia Linardi -. Le persone vengono riportate in Libia oppure abbandonate finché non spariscono o raggiungono autonomamente Lampedusa. Abbiamo chiesto alle autorità di intervenire ogni volta abbiamo avvistato persone in pericolo, come prescrive la legge, questo è quello che le autorità ci contestano”. Già nell'agosto scorso l'Enac aveva revocato il permesso di alzarsi in volo dall'aeroporto di Lampedusa, chiedendo un permesso speciale. A un anno di distanza arriva questo nuovo stop.