Migranti, terza missione per il Moas: sarà anche nel Mar Egeo
MOAS/Darrin Zammit Lupi
ROMA – Nuova missione per il Moas (Migrant offshore aid station): dopo aver annunciato la missione invernale al largo del Golfo del Bengala, nel Sud Est asiatico, il progetto nato a Malta da una coppia di imprenditori italoamericani, i coniugi Catrambone, nei prossimi mesi sarà impegnato anche nel Mar Egero per far fronte all’arrivo dei rifugiati siriani verso l’Europa, attraverso le coste della Grecia. Il progetto posizionerà in acque territoriali greche un’imbarcazione di 51 metri, il Topaz Responder, per far fronte alle emergenze con l’arrivo dell’inverno. Il Topaz Responder dispone di due navi di salvataggio ad alta velocità, spiegano i responsabili del progetto: le due imbarcazioni verranno chiamate Aylan e Galip, “in onore dei fratelli curdi la cui morte, lo scorso settembre, ha scioccato il mondo”, aggiungono.
Secondo il Moas, le stime parlano di circa 500 persone, tra cui molti bambini, annegati solo quest'anno nel tentativo di raggiungere la Grecia via mare e il bilancio potrebbe aumentare se non si interviene. Per questo motivo, il Moas ha deciso di intervenire anche su questo fronte, dopo aver salvato 11.685 persone nel Canale di Sicilia dal 2014, e lo ha annunciato in occasione del vertice della Valletta tra i leader europei e quelli africani sul tema dell’immigrazione. "Stiamo ampliando le operazioni grazie al massiccio sostegno che abbiamo ricevuto negli ultimi mesi da tutto il mondo - ha detto Christopher Catrambone, fondatore del Moas assieme alla moglie Regina Catrambone -. Stiamo pianificando una nostra presenza in tutte e tre le principali rotte via mare dei migranti”. Per Martin Xuereb, direttore del Moas, tutte le missioni “saranno caratterizzate dalle condizioni presenti nelle diverse realtà in cui opereremo. Il filo comune è che in ogni missione cercheremo di evitare altre morti in mare. Lavoreremo in collaborazione con tutti i soggetti interessati in ogni regione del mondo, come abbiamo fatto con successo nel Mediterraneo dal 2014”. Domani, intanto, la MY Phoenix arriverà a Bangkok dove sarà sottoposta a delle operazioni di manutenzione per essere pronta entro il 2016.