Migranti, Unicef: Preoccupazione per i ragazzi ospiti dello 'Scatolone' di Reggio Calabria
Roma - "Notevole preoccupazione" per le condizioni in cui versano i circa 90 ragazzi attualmente ospiti dello "Scatolone", la palestra di Reggio Calabria adibita a centro per minorenni migranti e rifugiati. A esprimerla con una nota e' l'Unicef.
"Seguiamo da mesi la situazione di questa struttura, inizialmente prevista come centro di accoglienza a brevissimo termine, e purtroppo - sottolinea il presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera - non intravediamo miglioramenti sostanziali. I ragazzi non hanno accesso ai servizi di base, non svolgono attivita' di inclusione sociale e la loro profonda frustrazione puo' condurre a eventi non controllabili".
Di recente l'organizzazione ha avviato in Italia un vasto programma in favore dei minori migranti e rifugiati - in particolare quelli giunti nel nostro paese non accompagnati da familiari adulti - nel quadro di un accordo con il Ministero dell'Interno. La Calabria e', insieme alla Sicilia, la regione in cui si e' concentrata l'azione di miglioramento degli standard di accoglienza e il sostegno tecnico e organizzativo alle istituzioni locali.
"La soluzione - prosegue Guerrera - non puo' essere che la chiusura di questa struttura e la ricollocazione dei ragazzi in altri centri piu' idonei, passando da un approccio puramente emergenziale a un'accoglienza organizzata per fare fronte a un fenomeno ormai strutturale". "Offriamo alle istituzioni nazionali e locali, in primis alla prefettura e al sindaco di Reggio Calabria, che si trovano ad affrontare una situazione estremamente complessa, tutte le nostre competenze e risorse per individuare - conclude - quanto prima una soluzione a questo problema". (DIRE)