2 gennaio 2017 ore: 15:57
Immigrazione

Migranti volontari, dalla Sicilia a Norcia per aiutare i terremotati

"Partiti con il forte desiderio di potere ricambiare attraverso il loro servizio volontario l'accoglienza". La partenza nei giorni scorsi dopo un corso curato dall'Anpas. Obiettivo del progetto, sollecitare un percorso di cittadinanza attiva
terremoto centro italia, norcia

PALERMO - Sono partiti dalla Sicilia insieme ad altri quattro volontari italiani per mettersi a servizio della popolazione terremotata di Norcia: è la scelta di due immigrati, accolti nel sistema Sprar di protezione per richiedenti asilo e rifugiati., coinvolti nel progetto “Insieme a te”, realizzato dalla rete Anpas (associazione nazionale pubbliche assistenze) e finanziato dalla Fondazione con il Sud.  In provincia di Trapani alcune associazioni hanno aperto le porte agli stranieri, ospiti del centro di accoglienza Sprar gestito dalla cooperativa sociale Badia Grande, avviando corsi di formazione nell'ambito del volontariato. Gli immigrati hanno acquisito le competenze di base necessarie per potere operare il primo soccorso e le hanno sperimentate anche in esercitazione per la prima accoglienza dei profughi presso il porto di Trapani.

L’obiettivo del progetto era sollecitare un percorso di cittadinanza attiva, attraverso l'attività di volontariato rivolta sia a connazionali che a italiani, favorendo in tal modo l'integrazione e migliorando la qualità della vita. Sono stati cinque i giovani stranieri, selezionati fra gli ospiti dei centri gestiti della cooperativa sociale Badia Grande che hanno accolto l’occasione formativa proposta dalle associazioni "Paceco Soccorso" e "Il Soccorso Trapani", nell’ambito del progetto “Insieme a te” realizzato dalla rete Anpas e finanziato dalla Fondazione con il sud. 

Lo scorso 29 dicembre si è conclusa l'ultima fase di formazione con la partenza dei sei volontari per Norcia, di cui due immigrati, a supporto delle popolazioni colpite dal sisma. La loro permanenza sul posto sarà di una settimana. Amadù Berry, 28 anni, viene dal Gambia, da due anni a Trapani, ha fatto un corso di mediatore e adesso sta per prendersi la patente. Amadù Manka, 19 anni, della Nigeria è invece arrivato da poco ed è in attesa di permesso di soggiorno. Per loro si tratta una significativa esperienza di integrazione che adesso consente loro di ricambiare l’aiuto ricevuto dal loro arrivo in Italia. I ragazzi sono impegnati, in particolare, nelle attività di supporto ad altri operatori che si trovano sul posto, nella preparazione dei pasti, l’aiuto in cucina, la sistemazione degli alloggi e la manutenzione.

"I giovani immigrati hanno partecipato con molto interesse al corso - spiega Giuseppina Cusenza, assistente sociale della cooperativa Badia Grande -. L'obiettivo principale è che rimangano in contatto con la società anche attraverso esperienze forti ed arricchenti dal punto di vista umano come queste. I due ragazzi sono partiti molto motivati, infatti, e con il desiderio forte di potere ricambiare attraverso il loro servizio volontario l'accoglienza che hanno ricevuto finora in Italia". "Li abbiamo sentiti telefonicamente e abbiamo percepito tutto il loro entusiasmo. Saperli e vederli in attività la notte di San Silvestro a favore di chi in questo momento non ha più una casa ci ha emozionato tanto. Si tratta di esperienze di crescita importanti da tanti punti di vista - continua l'assistente sociale - perché loro hanno la possibilità di confrontarsi con tante realtà diventando protagonisti reali del loro impegno volontario a favore di chi soffre. Non si esclude che in futuro nuove opportunità di altro tipo possiamo favorirle anche per altri ragazzi. L'intento è comunque quello di fare acquisire loro quegli strumenti culturali fondamentali per valorizzare la loro vita di relazione in una prospettiva futura di reale inserimento sociale e lavorativo". (set)

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