Migrazioni climatiche in Italia. “Un fenomeno che è già realtà”
È il tema dell’inchiesta giornalistica “Migrare in casa” di Virginia Della Sala, pubblicata da Edizioni Ambiente all’interno della nuova collana VerdeNero Inchieste, realizzata in collaborazione con Legambiente, per mettere sotto la lente i temi ambientali più urgenti. Nel suo libro, Della Sala racconta le storie di chi ha perso tutto e di chi teme per il futuro, soffermandosi in particolare su casi di alluvioni e siccità, sulla crisi delle aree montane, sull'erosione costiera e sugli impatti devastanti che la crisi climatica sta avendo sul comparto agricolo.Il tutto dimostrando in maniera definitiva che il fenomeno della migrazione climatica, spesso associato a luoghi esotici e lontani, è già una realtà nel nostro Paese, e sollevando al contempo interrogativi cruciali sul ruolo e sulle responsabilità della politica e delle istituzioni.
“Questo libro ha molti pregi, ma il principale è metterci fretta. Ci illudiamo di avere sempre tempo. Ma i fatti e i numeri raccontati da Virginia Della Sala ci dicono che il cambiamento climatico non aspetta. Niente ci sposta, nessuno ci salva”, scrive Marco Travaglio nella prefazione del libro.
L’inchiesta “Migrare in casa” di Virginia Della Sala sostiene la campagna di “Change Climate Change” di Legambiente, contro le cause e i responsabili della crisi climatica. “Come Legambiente, siamo felici di questa collaborazione storica con la collana VerdeNero – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. – ‘Migrare in casa’ è un racconto puntuale e documentato degli effetti dell’accelerazione della crisi climatica che si manifesta con l’intensificarsi di fenomeni meteo estremi come alluvioni e piogge intense (come quelli che hanno flagellato in questi giorni Puglia, Emilia-Romagna e Marche), trombe d’aria, esondazioni, frane, grandinate, mareggiate, con danni ingenti sull’ambiente, sull’economia del Paese e sulle nostre vite. Per capire la portata del problema, secondo il nostro osservatorio Città Clima l’Italia ha registrato nel 2023 ben 378 eventi estremi, +22% rispetto al 2022. Una situazione di criticità che è possibile contrastare con politiche climatiche ambiziose, superando la logica dell’emergenza, agendo invece sulla prevenzione. Le soluzioni ci sono, è arrivato il momento di metterle in atto, come chiediamo con forza anche attraverso la campagna ‘Change Climate Change’”.