Milano capitale del commercio equo: 180 espositori da 30 paesi
MILANO - Alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4 i milanesi da domani fino a domenica 31 maggio potranno gustare prodotti da tutto il mondo e conoscere direttamente chi li realizza: dallo zenzero al caffè, dal cacao al té. Troveranno anche prodotti artigianali per arredare la casa, abiti e accessori. Già perché Milano non sta solo ospitando l'Expo, ma è in questi giorni anche la capitale mondiale del Commercio equo e solidale. Ci sono ben 180 espositori da 30 Paesi e quattro continenti. E l'appuntamento alla Fabbrica del Vapore viene dopo altri due eventi: la Fair & Ethical Fashion Show, che si è svolta dal 22 al 24 maggio all'ex Ansaldo, e l'Assemblea mondiale del commercio equo e solidale, con oltre 300 delegati. Per tre giorni hanno discusso e immaginato nuove strategie per questo movimento che propone al mondo un modo diverso di concepire e fare commercio, rispettoso delle persone, in particolare dei piccoli produttori, e dell'ambiente. "In assemblea abbiamo preso importanti decisioni che probabilmente condizioneranno tutto il commercio equo e solidale mondiale del futuro -racconta Alessandro Franceschini, presidente di Equo Garantito-: ad esempio su proposta anche italiana è passata una mozione per chiedere al board mondiale di dare una definizione del commercio equo nazionale, quello che noi chiamiamo 'domestic fair trade'. Si punta quindi a considerare il modello di fare commercio al di là di stati e frontiere, ma come una modalità nuova di fare economia in tutto il mondo anche con realtà di economia sociale e solidale vicine".
"Dall’insieme dei lavori emerge la rivendicazione che il commercio equo non è una sommatoria di aziende buone e pulite - aggiunge Giorgio Dal Fiume, presidente della World Fair Trade Organization Europe-, ma un modello economico attivo ed in espansione; non a caso decine di università si riuniranno (domani venerdì 29 maggio, ndr) per studiarlo e presentare decine di ricerche dedicate al Fair Trade. Questa assemblea ha avuto un ingrediente in più rispetto alle precedenti: la consapevolezza di essere parte di un evento più grande (la Settimana Mondiale del Commercio Equo), e non a caso molte delle organizzazioni presenti parteciperanno alla fiera alla Fabbrica del vapore. E l’orgoglio di poter guardare in direzione dell’Expo rivendicando che il luogo migliore dal quale trarre esempio per nutrire il pianeta è qui a Milano, ma non è l’Expo: è l’Assemblea WFTO e la World Fair Trade Week". (dp)