Milano, dopo le proteste riapre l'hub alla stazione centrale per i profughi
MILANO - Da questa mattina alle 11, l'hub alla Stazione centrale di Milano per la prima accoglienza dei profughi ha riaperto i battenti. Gestito da Progetto Arca, l'ex dopolavoro delle Ferrovie nel sottopasso Mortirolo di via Tonale, è rimasto chiuso da lunedì 4 aprile fino a ieri, suscitando le proteste dei volontari con la pettorina del Comune di Milano che sostengono di non erano stati informati. Secondo una nota diffusa da Progetto Arca, la chiusura dell'Hub è stata chiesta da Grandi Stazioni. "In data 30 marzo Progetto Arca ha ricevuto comunicazione da parte del Comune circa la necessità, espressa da Grandi Stazioni, di rendere libero da persone l’Hub nelle giornate di lunedì 4, martedì 5, mercoledì 6 e giovedì 7 aprile per sopralluoghi. Il Coordinamento di Progetto Arca ha recepito la comunicazione informando immediatamente tutti gli operatori e i volontari coinvolti nella gestione dell’Hub e organizzando prontamente un sistema di accoglienza alternativo all’esterno della struttura".
Progetto Arca ha continuato ad accogliere i profughi garantendo all'esterno dell'hub la presenza di un camper, 10 operatori e due auto. Le 157 persone arrivate questa settimana sono state quasi subito inviate nei diversi centri di accoglienza della città. "In particolare, una donna con un bambino di 4 mesi è giunta nei pressi dell’Hub intorno a mezzanotte -assicura Progetto Arca-. Per questo, in emergenza, è stata accolta all’interno della struttura e accompagnata il giorno seguente in un centro di accoglienza".
L’accordo tra Comune e Grandi Stazioni, che prevedeva la cessione temporanea dell'ex Dopolavoro Ferroviario, è scaduto il 31 dicembre. Si è andati avanti in questi mesi con una proroga di fatto, in attesa che vengano ultimati i locali in via Sammartini, sempre di proprietà di Grandi Stazioni. Per l'hub quindi si prevede un nuovo trasferimento, in locali sempre più lontani dalla Stazione.
“Dall’apertura dell’Hub - afferma il presidente di Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia - ogni giorno accogliamo le persone in transito a Milano garantendo loro la migliore assistenza possibile. Un grande sforzo che continuiamo a sostenere con impegno, spesso grazie al solo contributo dei nostri donatori, anche in vista di un ulteriore incremento degli arrivi, che molto probabilmente farà del 2016 l’anno più critico sul fronte dell’accoglienza”. (dp)