Milano, premi alle imprese che hanno programmi di conciliazione
Che il welfare aziendale sia ancora poco diffuso, almeno in Italia, non è una novità. Milano però ci tiene e vuole che le imprese presenti in provincia, “compreso il Comune come datore di lavoro e le aziende dove è socio” precisa Tajani, si adoperino per favorire un equilibrio tra il tempo lavorativo e quello dedicato alla famiglia. Baby sitting, maggiordomi aziendali (che sbrigano le commissioni, come il pagamento delle bollette), asili nido nel posto di lavoro, servizio di lavanderia ma anche doposcuola e campi estivi per alleggerire gli impegni dei dipendenti con figli quando la scuola chiude.
Il percorso alla certificazione dura circa due anni e le domande verranno gestite dall'“Associazione italiana qualità e cultura” (Aicq) o da altri enti di garanzia esteri. Intanto il Comune inviterà, la prima settimana di dicembre, i responsabili delle risorse umane delle imprese in cui partecipa a un momento di confronto e di proposta di buone pratiche. (Chiara Daina)