Minori, l'emergenza Covid rallenta la corsa verso la parità di genere e fa aumentare i reati
ROMA - In occasione del decennale della campagna “Indifesa”, questa mattina a Roma la fondazione Terres Des Hommes ha presentato il nuovo dossier sulla condizione delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo. Con questa grande campagna di sensibilizzazione Terre des Hommes ha messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine, impegnandosi a garantire loro salute, diritti, protezione e sicurezza.
L'emergenza da Covid 19 ha rallentato drasticamente la corsa verso la parità di genere: secondo i dati dell'Oms ci vorranno 135 anni per raggiungere questo obiettivo rispetto ai 99, precedenti alla pandemia. “L'uguaglianza è un concetto molto bello ma nasconde una profonda debolezza. Se esistono condizioni di disparità l'uguaglianza non le rimuove. La parità serve a concedere non solo quello che manca ma a rimuovere quello che ostacola”, ha dichiarato Renata Duretti di The Circle Italia.
Il Covid-19 ha avuto ripercussioni su tutto il mondo, aggravando le diseguaglianze: si stima che nei prossimi dieci anni il numero di spose bambine aumenterà di 10 milioni e che le bambine a rischio di mutilazione genitali femminili saranno 2 milioni in più. Anche studiare diventa un'opportunità per poche: tra gli 11 e i 20 milioni di bambine e ragazze hanno lasciato la scuola. “A questi dati noi dobbiamo dare una risposta con reti di prossimità molto forti e consolidate con una nuova alleanza che metta insieme il mondo della scuola, del terzo settore e delle istituzioni - ha dichiarato Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità e la famiglia -. O noi restituiamo a questa generazione una piena agibilità di cittadinanza o non sapremo garantire quella libertà e quella dignità che gli deve essere riconosciuta come precondizione per superare qualsiasi forma di discriminazione e violenza”.
Inoltre, i dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, evidenziano le conseguenze drammatiche dei lunghi periodi in casa. Rispetto al 2019 c'è stato un aumento del 13% delle vittime minorenni del reato di maltrattamenti contro famigliari e conviventi. Anche se rispetto al 2020 il numero di vittime minori di reato è leggermente calato (-3%) alcuni reati hanno avuto un incremento notevole nel primo semestre del 2021, fattispecie per i reati di adescamento di minorenni, violenze sessuali e abuso. “Diventa indispensabile fare rete, senza cooperazione tra tutte le parti sociali il nostro lavoro può produrre risultati limitati al suo campo d'azione – ha dichiarato Stefano Delfini, dirigente superiore della Polizia di Stato -. Occorre avere una visione d'insieme”. La complessità della nostra società si riflette anche sui giovani, a seguito della pandemia c'è stato un notevole incremento di casi di autolesionismo e tentati suicidi.
Alla presentazione del dossier 2021 è seguito l'intervento di Maria Khoshy, attivista afgana per i diritti di bambini, donne e rifugiati, che ha dato voce al dramma delle donne afgane e a un'intera generazione di attivisti che con la loro determinazione stanno cambiando il modo in cui il mondo sta affrontando i diritti umani. “In Afghanistan adesso le donne sono state bandite dall'università e questo vuol dire che nei prossimi anni non ci saranno medici donne – ha affermato Maria Khoshy - Ciò implica che le cittadine afgane non potranno discutere della propria salute con dottoresse e non potranno avere accesso alla sanità pubblica offerta da medici donne. Non avranno diritto di scelta”.
La conferenza è stata anche l'occasione per presentare alle istituzione italiane 15 raccomandazioni elaborate con il contributo fondamentale di un comitato scientifico composto da donne provenienti dal mondo dell'economia, dell'attivismo, dello sport, delle scienze applicate e delle istituzioni. Un'occasione per ribadire la necessità di rimettere al centro delle agende politiche i diritti delle bambine e delle ragazze.