Minori migranti, a Crotone un Centro di accoglienza straordinaria
Crotone, apre il Cas per minori stranieri non accompagnati gestito dall’associazione Sabir Da qualche settimana, l’associazione Sabir gestisce un Centro di accoglienza straordinaria per minori stranieri non accompagnati, attivato dalla Prefettura di Crotone per rispondere all’esigenza di fornire immediata assistenza e supporto ai sempre più numerosi giovanissimi migranti soli, che giungono nel territorio crotonese. La struttura ha una capienza di 22 posti letto e ospita ragazzi di età compresa tra 14 e 18 anni, attualmente provenienti da Egitto e Afghanistan.
Nel centro, Sabir garantisce i servizi minimi di prima accoglienza previsti dalla normativa di riferimento, ai quali si aggiungono ulteriori azioni formative, ludiche e ricreative, che l’associazione ha inteso promuovere per migliorare la permanenza dei giovani ospiti e favorire il loro inserimento sociale. “In aggiunta a quanto previsto dai capitolati istituzionali, miriamo a fornire supporto legale, psicologico, sanitario, educativo e sociale immediato e personalizzato, promuovendo nel contempo azioni di sistema in grado di valorizzare ogni singolo minore, accompagnando i ragazzi nell’incontro con la comunità locale” spiega la presidente, Manuelita Scigliano.
Nello specifico, Sabir sta sperimentando un modello innovativo di accoglienza e integrazione per migranti, in particolare per i minori non accompagnati, che partendo dalla cornice organizzativa del Cas giunga a un più empatico ed efficace contesto valoriale di ‘casa’. Partecipazione attiva nella comunità, emersione del talento personale, cura dei luoghi e delle persone, empowerment, sono alcuni dei concetti chiave alla base modello gestionale del centro.
Tra le attività previste, i corsi per l’apprendimento della lingua italiana, ma anche laboratori di arte e musica, che rappresentano sia occasioni di svago, che – in quanto linguaggi universali - strumenti di espressione, sviluppo personale e di resilienza, immediatamente applicabili perché in grado di superare le barriere linguistiche. Il modello organizzativo, inoltre, promuove un approccio olistico sul tema del benessere mentale e psicologico, finalizzato alla gestione e al superamento del trauma legato al percorso migratorio, oltre che al riconoscimento degli eventuali fattori di rischio connessi a quella esperienza.
A garantire l’adeguato svolgimento delle attività, nel centro opera una équipe di professionisti esperti e di volontari, completamente dedicata ai minori stranieri non accompagnati. Tra le nuove figure assunte, anche alcuni operatori che provengono da un background migratorio. “Attraverso la gestione del Cas, ribadiamo il nostro impegno in favore dei giovanissimi migranti, già evidenziato nel corso dell’emergenza minori della scorsa estate. La nostra associazione, per diversi mesi, ha offerto supporto educativo e ricreativo ai bambini e ai ragazzi presenti nel Cara di Sant’Anna e ha partecipato attivamente ai tavoli ‘Msna e Vulnerabilità’ convocati dalla Prefettura di Crotone, insieme alle tante organizzazioni internazionali operanti nel territorio calabrese. Tra l’altro, giusto un anno fa, sollecitavamo Bruxelles, con una un’interrogazione parlamentare proprio sulla normativa italiana relativa ai minori stranieri non accompagnati. Ora, con questo nuovo percorso, auspichiamo di contribuire alla realizzazione di un modello replicabile di buone prassi nell’accoglienza dei minori” conclude Scigliano.