Minori stranieri, a Roma oltre 60 mila: record di iscritti a scuola
ROMA - I minori stranieri sono aumentati costantemente nella capitale (con un picco di aumento di 6 mila nel solo 2012), passati da 37.987 nel 2006, fino ai 60.869 del 2014, il 13,2% del totale dei minori residenti, con grandi differenze nei territori dei municipi per numeri, provenienza e variazioni nel tempo. È il quadro che emerge dal Dossier 2015, “I minori stranieri a Roma: quadro statistico e analisi dei percorsi di integrazione”. Si conferma la tendenza nazionale per fasce di età, con una netta preponderanza dei più piccoli (il 39,5 % ha meno di 6 anni). Come in passato, la comunità straniera più presente è quella romena (88.384, di cui il 19,2% minori ), seguita da quella filippina, bengalese e cinese. Per quanto riguarda i minori, invece, la percentuale più alta è costituita da giovani provenienti dalla ex Jugoslavia (35% su 1.497 individui), seguita da quella cinese (25,4 % su 16.079), egiziana (24,8 % su 10.328), nigeriana (22,8 % su 4.181) ed ecuadoregna (21,8 % su 8.354). Il rapporto minori-adulti è molto diverso a seconda della provenienza: oltre la metà dei cittadini provenienti dall’ex-Jugoslavia e residenti a Roma sono minori (54 %), circa un terzo dei cinesi e degli egiziani, mentre solo il 2 % degli afgani ha meno di 18 anni.
Alunni stranieri a Roma: quasi 40 mila. Con 39.910 alunni iscritti, Roma si conferma essere il primo comune italiano per numero di studenti stranieri iscritti nelle proprie scuole, dove si concentra il 65,3% degli alunni stranieri iscritti nell’intero territorio provinciale, con una dimensione nettamente superiore alle altre realtà laziali, rappresentando “un caso unico a livello nazionale”. In termini percentuali, invece, è al sesto posto nel Lazio, con 10,6 alunni stranieri su 100. Gli studenti filippini sono il 23% degli stranieri, seguiti da rumeni (17%), peruviani (14), moldavi (10) e ucraini (9). Per quanto riguarda l'istruzione superiore, il 38,6 % degli alunni stranieri sceglie gli istituti tecnici, un terzo i licei (con un aumento considerevole) e un quarto gli istituti professionali. Complessivamente, emerge, rispetto alla media italiana, un certo “processo di integrazione ed inclusione sociale in corso nella Capitale, dove gli immigrati inseriti in percorsi di istruzione hanno possibilità di scelta maggiori e possono accedere a professioni più qualificate”.
Diminuiscono i minori stranieri non accompagnati a Roma: sono oltre 2 mila. I Msna a Roma registrano una diminuzione (2.142), dopo oscillazioni negli anni e un picco nel 2012 (3.182). Queste variazioni sono dovute ai flussi dai diversi paesi: in dieci anni sono diminuiti quelli provenienti dalla Romania (dall'8 al 6% con un picco del 17 nel 2013), mentre sono aumentati quelli da Africa e Asia. Attualmente la comunità più numerosa è quella egiziana (953 nel 2014), mentre prima era quella bengalese (dal 60% del 2013 al 26% del 2014). La presenza di ivoriani ha avuto un'impennata nel 2011-12, per poi scendere a una sola presenza nel 2014, così come i ragazzi del Mali, mentre c'è una costante diminuzione di Msna afgani. L'assoluta preponderanza è maschile: se nel 2004 le femmine erano il 39%, negli anni la percentuale è scesa fino al 4 nel 2012, per risalire all'8 nel 2014. La maggioranza dei ragazzi nei circuiti di accoglienza romani ha fra i 17 e i 18 anni, seguiti dalla fascia 15-18, mentre sono diminuiti fino quasi a sparire i maggiorenni. In forte aumento, fra il 2012 e il 2014, i minori stranieri non accompagnati con meno di 14 anni, passati dal 2,95 % al 9 %.