Minori stranieri non accompagnati in fila alla mensa per i poveri
MILANO - Uno dei volti nuovi della emarginazione a Milano è quello dei minori stranieri, arrivati da soli in Italia dall'Africa, che fanno la fila alla mensa dell'Opera san Francesco per i poveri. "Da ottobre dell'anno scorso c'è stato un aumento considerevole di questi ragazzi - racconta padre Maurizio Annoni, presidente dell'Osf - . Ne arrivano in media 70 al mese, mentre prima al massimo ce ne capitavano quattro o cinque". Sono minori abbandonati a se stessi, a Milano non ci sono posti a sufficienza per loro nelle comunità. L'allarme è stato lanciato oggi durante la presentazione del bilancio sociale dell'Osf. Uno spaccato della povertà a Milano. Nel 2016 sono state 25.162 le persone che si sono rivolte ai servizi dei frati cappuccini: oltre alla mensa, ci sono gli ambulatori medici, la farmacia, le docce, il guardaroba e lo sportello sociale. Il 76% di chi ha chiesto aiuto è di sesso maschile e il 48% ha un'età dai 25 ai 44 anni. Tutti insieme rappresentano quasi il mondo intero, visto che sono originari di 131 Paesi: il gruppo più numeroso è quello degli italiani (11,7%), seguiti da marocchini (9,2%), romeni (9,1%) e egiziani (7,2%).
La maggior parte di chi si rivolge all'Osf non ha casa né lavoro. Il 25% dichiara di non avere una dimora, il 30,2%di avere solo un posto letto e il 25,7% di alloggiare in un dormitorio. L'82% è disoccupato, il 13% lavora in modo saltuario, mentre il 3,5% ha un posto fisso. Rispetto all'anno scorso, non c'è stata una particolare crescita delle richieste. Gli utenti della mensa sono stati 17.614, quelli delle docce 5.578, mentre hanno usufruito di cambi d'abito grazie al servizio guardaroba 6mila persone. Oltre 8mila chi si è fatto visitare nel poliambulatorio, che riesce anche a garantire visite specialistiche grazie ai medici volontari.
Per la prima volta nella storia dell'Opera San Francesco, agli utenti è stato sottoposto anche un questionario per capire come giudicano i servizi offerti. Il 73% degli intervistati dice di sentirsi accolto molto bene. Chiedono che l'Osf apra anche un dormitorio e altri servizi come una lavanderia e il parrucchiere. (dp)