Minori stranieri soli, l'appello di don Colmegna: "Approvare subito la legge"
BOZMILANO - La Camera approvi al più presto la legge sull'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. È l'appello lanciato da don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità, intervenuto a Fa' la cosa giusta!, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, in corso a Milano nei padiglioni di Fieramilanocity. "C'è bisogno di una revisione completa di tutta la legislazione sull'immigrazione e il primo passo, il più urgente, è quello di dare un'accoglienza dignitosa ai ragazzi che sbarcano da soli", ha detto durante l'incontro dedicato al disegno di legge Zampa. Insieme al sacerdote, hanno preso la parola Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del Comune, e Silvia Bartellini, presidente de La Cordata, impresa sociale che sta accoglienza quasi un centinaio di minori stranieri in piccole comunità in appartamento. Il disegno di legge è stato approvato dal Senato e ora deve tornare alla Camera per un'ultima revisione. In particolare, prevede che i minori siano subito inseriti nello Sprar, il programma di accoglienza dei richiedenti asilo incentrato sui comuni che finora ha dato buoni risultati. Con fondi del governo verrebbero create mini comunità e per ogni minore verrà nominato un tutore. In questo modo si cerca di risolvere il problema di migliaia di adolescenti che arrivano in Italia e che, dopo pochi giorni dalla sbarco, spariscono, perché non c'è un programma di accoglienza ad hoc per loro.
L'assessore Majorino ha annunciato che entro il prossimo 31 marzo l’Amministrazione presenterà il suo progetto relativo all’accoglienza in favore di 150 minori stranieri non accompagnati: 25 dei 150 posti previsti saranno messi a disposizione di minorenni vulnerabili, 10 saranno esclusivamente per ragazze; 15 posti, in appartamenti condivisi, saranno riservati a neo-maggiorenni già inseriti nel sistema Sprar per l’accoglienza nei successivi sei mesi dal compimento della maggiore età.
“Con l’adesione al bando – ha spiegato – il Comune amplia la sua capacità di accoglienza di minori stranieri non accompagnati, una presenza cresciuta notevolmente negli ultimi anni anche in ragione dell’intenso flusso migratorio che ha portato a Milano, in grande numero, anche adulti e famiglie. Grazie al Fondo nazionale potremo dare un’adeguata risposta alle richieste di un posto in comunità di queste ragazze e ragazzi potendo contare interamente su risorse dello Stato. Fino ad oggi l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati era quasi totalmente a carico del Comune. L’adesione al bando consentirà di accedere a 4 milioni di euro annui per tre anni, con possibilità di rinnovo. In questo modo potremo ridurre la spesa comunale e destinare le risorse così liberate ad altri servizi e interventi”.
Per Silvia Bartellini non basta però l'impegno delle istituzioni e del terzo settore. "Ci vuole il coinvolgimento dei cittadini, delle famiglie per garantire a questi ragazzi una vera crescita e integrazione -ha sottolineato-. Noi dobbiamo fare la nostra parte, garantendo l'accoglienza, ma abbiamo bisogno di famiglie che ci appoggino, che ospitino magari per il fine settimana questi minori. È un arricchimento per le famiglie stesse e senza ombra di dubbio per i ragazzi che trovano così una famiglie di riferimento". (dp)