1 settembre 2017 ore: 13:03
Disabilità

Miss Italia e disabilità, Rossella Fiorani in gara contro i pregiudizi

Non è approdata alla finalissima di Miss Italia, ma resta in gara come prima riserva. Rossella Fiorani, 19enne fanese, ha protesi in silicone a piedi e mani. Nel progetto web “Miss Insider”, racconterà il concorso dall'interno. “Mai sentirsi inferiori nella vita”

ROMA – Non andrà in finalissima, ma resta in gara come prima riserva: non si chiudono insomma le porte di Miss Italia 2017 per Rossella Fiorani, 19enne fanese, ex miss equilibra Marche. Rossella ha una malformazione fisica alle mani e ai piedi, che però non le ha impedito di partecipare alle selezioni provinciali e poi regionali del Concorso di bellezza più importante del Paese, superando tutte le fasi, fino ad approdare al Pala Arrex per le battute finali.

Con i suoi oltre 10 mila follower su Instagram è una “micro influencer” e nell’anno di Miss Italia Social, l’organizzazione ha deciso di valorizzare questo aspetto inserendo Rossella nel progetto web "Miss Insider" che racconterà, attraverso delle pillole video e degli scatti fotografici, il Concorso dall’interno svelando in anteprima i retroscena e le situazioni che vivono le blindatissime, aspiranti reginette. 

La mamma della 19enne fanese,  ha avuto problemi durante la gravidanza e Rossella è nata con alcune falangi delle mani e dei piedi fuse; ora porta delle protesi in silicone. “Mai sentirsi inferiori – raccomanda Rossella, che studia all'Università culture e tecniche della moda - perché nella vita si può comunque riuscire, nonostante gli ostacoli: io ne sono l’esempio”. 

"L’ America e la Francia – riferisce Patrizia Mirigliani, organizzatrice di Miss Italia - hanno già sfidato il concetto di bellezza e di normalità, scegliendo delle ragazze con sindrome di down come testimonial di moda e presentatrici tv; finalmente anche l’Italia comincia a pensare alle differenze non come un condizionamento negativo ma come un’opportunità. Rossella ha dimostrato di essere una donna forte e determinata lungo tutto il suo percorso - conclude – e sono orgogliosa che Miss Italia abbia contribuito a veicolare un messaggio di inclusione, scardinando lo stereotipo che una donna disabile non possa essere anche bella”.

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