27 gennaio 2014 ore: 16:36
Disabilità

Mobilità garantita per disabili: in arrivo 6 mezzi a Bologna

Il progetto del Comune di Bologna dedicato alla mobilità dei disabili si arricchirà di 6 nuovi mezzi: 4 sono attrezzati di pedane per il sollevamento di sedie a ruote. Li fornisce la Pmg. Negli scorsi anni, con un solo mezzo, 80 i disabili coinvolti per un totale di circa 2 mila viaggi

BOLOGNA – Facevano circa 2 mila viaggi l’anno con un solo autoveicolo attrezzato, coinvolgendo circa 80 disabili. Ora il progetto di mobilità garantita del comune di Bologna avrà a disposizione 6 nuovi mezzi, 4 dei quali forniti di pedane per il sollevamento di sedie a ruote. Una convenzione tra pubblico e privato, infatti, porterà al progetto 2 mezzi di grandi dimensioni che consentiranno di spostare fino a 3 carrozzine per volta, 2 di medie dove c’è spazio per una sedia a ruote e due passeggeri (conducente escluso) e 2 non attrezzati ma destinati agli operatori del servizio sociale per le visite a domicilio. A darli in comodato d’uso è la Pmg, azienda che in Emilia-Romagna ha distribuito ben 98 mezzi (800 in tutta Italia). “Incrementando il progetto potremo potenziare i trasposti e i servizi”, sostiene Luca Rizzo Nervo, assessore alla sanità e Integrazione Socio-sanitaria.

E così aumenterà il numero dei disabili adulti coinvolti che, a Bologna, sono circa 1.625 e hanno una fascia d’età tra i 36 e i 64 anni. Questi, infatti, i numeri di persone che sfruttano i servizi dell’Asl rivolti ai cittadini con ridotta capacità motoria. A loro dunque sarà garantito il trasporto da e verso il luogo di lavoro e per attività di vario genere. Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì per l’intera giornata, nelle ore serali – in casi occasionali – e nel fine settimana per il tempo libero. Inoltre tutti i mezzi sono alimentati a metano “una scelta non casuale – spiega Massimo Zucchini, responsabile dell’Ufficio fragilità, non autosufficienza e disabilità del Comune di Bologna – che pone un’attenzione speciale anche all’impatto ambientale”. “L’incremento del progetto oltre a rappresentare un’importante risorsa – conclude Rizzo Nervo – mostra una volontà comunale volta al promuovere forme di autonomia e integrazione sociale delle persone con disabilità”. (irene leonardi)  

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