Modelli tattili, contenuti interattivi: al Museo del cinema l’accessibilità è hi-tech
TORINO - Un gioiello di tecnologia applicata alla cultura accessibile. Da oggi il Museo nazionale del cinema di Torino è davvero “per tutti”, come recita il nome del progetto la cui seconda fase è appena giunta a conclusione. Annunciata nello scorso dicembre, l’operazione “Un museo per tutti, un museo per te” prevedeva un radicale restyling delle esposizioni site al quinto piano della Mole Antonelliana, quello dedicato all’Archeologia del cinema; che a partire da da questa mattina è organizzato in modo da offrire al visitatore un’esperienza multisensoriale a tutto tondo, pensata per andare perfino al di la del mero discorso sull’accessibilità museale.
“Più che realizzare semplici percorsi per non vedenti - chiarisce Rocco Rolli di Unione italiana ciechi e Tactile vision Onlus, che ha lavorato all’implementazione delle nuove esposizioni - il nostro obiettivo era offrire un’esperienza compiuta attraverso tutti i sensi, di cui chiunque potesse beneficiare”. Molte le novità introdotte: via le didascalie cartacee, i testi sono ora interattivi e leggibili, a caratteri aumentati, da una serie di tablet posti sotto le opere. Affianco alle descrizioni in braille poste su una serie di pannelli visivo-tattili, ci sono poi 250 “Tag” ottici e a sfregamento: piccoli simboli che, se inquadrati o sfiorati con tablet e smartphone, danno accesso ad approfondimenti audio o testuali aggiuntivi, anche grazie all’implementazione di una rete Wi-Fi gratuita. Tutte le otto sale tematiche del quinto piano sono state toccate dal riallestimento: al loro interno sono ora disposti una serie di modelli visivo-tattili “da toccare ed esplorare con le mani, per sperimentare il funzionamento dei principali dispositivi pre-cinematografici”.
Dulcis in fundo, il “Panorama”: una veduta interattiva di Torino come appare dal Tempietto della Mole, realizzata sul modello del dispositivo inventato sul finire del ‘700 dal pittore Robert Baker, che, all’interno di un edificio circolare, esponeva grandi vedute paesaggistiche che si estendevano a 360 gradi e andavano osservate da una piattaforma collocata in alto, al centro dell’edificio. Quello riprodotto al Museo del cinema, oltre a offrire la consueta esperienza interattiva e multisensoriale, rappresenta un autentico viaggio nel tempo: cliccando su alcune aree dell’immagine, grazie a un telecomando multimedia, è infatti possibile guardare filmati d’epoca che riguardano le zone interessate. C’è l’arrivo dei Reali in piazza San Carlo, ripresa anche durante un bombardamento alleato della Seconda guerra mondiale; il parco del Valentino negli anni ’20 e ’40, o l’Università negli anni ’60. Cliccando sulle varie aree del panorama, è inoltre possibile ottenere uno zoom audiovisivo, grazie alle registrazioni ambientali effettuate in varie zone della città.
“Si tratta - spiega Alberto Barbera, direttore del Museo - del più ambizioso progetto di rinnovamento realizzato dalla nostra apertura”. Un progetto, che resta comunque “un work in progress", come lo stesso Barbera tiene a precisare: “siamo partiti oltre un anno fa - spiega - e andremo avanti per almeno altri due, comn l’intento di rendere le visite un’esperienza ricca, appagante e indimenticabile”. “Noi - conclude Rocco Rolli - vogliamo un Museo dove l’accessibilità sia garantita sempre, non solo il 3 dicembre, nella giornata mondiale della disabilità, o nella festa di SantA Lucia. Vogliamo un museo che permetta ogni giorno di fruire del bene cultura; per riaffermare, ancora una volta, come questa sia un bene universale”. Per informazioni: www.museocinema.it (ams)