Risorse per il riavvio dell’attività in nuove strutture, la continuità occupazionale e la sicurezza sul lavoro di 200 persone. È il risultato dell’impegno di Cesvi e Gruppo Zegna nella bassa modenese colpita dal terremoto
Francesco Cocco/contrasto
MODENA – Tre aziende della bassa modenese che avevano subito il crollo dei propri stabilimenti in seguito al terremoto del maggio 2012 sono ripartite. Si tratta di Crea-Si, Ptl e Premedical. Il risultato è frutto del progetto “Emiliani più forti della scossa” avviato dal Cesvi con il supporto del Gruppo Zegna con 2 obiettivi: uno indirizzato a favore di 3 imprese operanti in settori strategici per il territorio (la tessile Crea-Si, la meccanica Ptl, la biomedicale Premedical), a cui Cesvi ha fornito risorse per il riavvio delle attività in nuove strutture, ha contribuito alla continuità occupazionale e alla sicurezza sul lavoro di quasi 200 persone e il secondo a sostegno dell’infanzia e della genitorialità. “Il sisma ci ha messo a durissima prova ma è stato un evento che ci ha costretto a ricredere in noi stessi, nelle nostre capacità, nella passione con cui portiamo avanti il nostro lavoro – dice Gloria Trevisani, titolare di Crea-Si, azienda che si occupa di progettazione e prototipia dell’abbigliamento – La professione, il saper fare, la forza del nostro ‘essere gruppo’ sono gli elementi che ci fanno sperare nel futuro, un domani in cui la nostra terra tornerà bella come prima. L’aiuto di Cesvi, oltre all’aspetto materiale, ha avuto un grande impatto emotivo, perché qualcuno ha creduto in noi, nella possibilità di farcela. Così non abbiamo progettato solo di ripartire, ma di crescere e di migliorarci rispetto a come eravamo prima”.
Con il secondo progetto Cesvi ha avviato un piano di sostegno all’infanzia e alla genitorialità attraverso il lavoro di 3 cooperative modenesi, attive fin dai primi giorni dell’emergenze per assistere le persone più vulnerabili. Gli operatori delle cooperative saranno impegnati, per tutto il 2013, in laboratori educativi destinati a 2.500 bambini di scuole dell’infanzia e primarie, in sportelli di consulenza psico-pedagogica per i genitori, in attività educative, di mediazione culturale e dei conflitti a vantaggio della famiglie di migranti residenti nella provincia di Modena. Il Cesvi ha poi avviato la riattivazione di un Centro semi-residenziale per minori in difficoltà, la cui sede originaria a Medolla era inagibile. “La nostra presenza a Modena nasce dalla generosità del Gruppo Emernegildo Zegna che ci ha voluti operativi in Italia per replicare un modello di intervento nelle catastrofi umanitarie già sperimentato all’estero, a partire dallo tsunami del 2004 – spiega Giangi Milesi, presidente del Cesvi – Un modello basato sul protagonismo delle persone aiutate, basti pensare che dietro le imprese coinvolte ci sono oltre 200 fornitori locali, ma anche sulla trasparenza finanziaria attraverso il controllo e la certificazione esterna di tutte le spese che la società Pwc si è offerta di condurre pro bono”. (lp)