27 giugno 2013 ore: 12:50
Giustizia

Mondiali 2014: social media e app contro l'abuso dei bambini

Una piattaforma online su cui segnalare casi sospetti di sfruttamento sessuale di minori realizzata in collaborazione con le forze di polizia è il principale strumento previsto della Campagna “Don’t look away” della rete Ecpat
Pedofilia. Bambino di spalle preso per mano

ROMA - Diffusione di spot di sensibilizzazione sulle televisioni, formazione di operatori del turismo, ma soprattutto lo sviluppo di una speciale piattaforma online, finalizzata a raccogliere le segnalazioni dei cittadini su sospetti casi di sfruttamento sessuale nel proprio Paese e ovunque vi siano informazioni da trasmettere alle forze di polizia. Sono alcuni strumenti che Ecpat Italia metterà in campo nell’ambito della Campagna internazionale "Don't look away" (Non voltarti dall'altra parte), per la prevenzione dello sfruttamento sessuale dei minori durante i Mondiali che si terranno in Brasile nel 2014. La campagna "Don't look away" è finanziata da Unione Europea e Sesi (Servizi Sociali per l'Industria del Brasile) e verrà lanciata in Italia il 27 settembre 2013, in occasione della giornata mondiale del turismo.

La piattaforma online per la raccolta di segnalazioni è stata già sperimentata in Svizzera, Olanda e altri Paesi d'Europa, attraverso la collaborazione con le forze di polizia. Il progetto di "Don't look away" prevede anche l'utilizzo di applicazioni smartphone e social network. Compito di Ecpat -Italia sarà vedere se ci sono i margini per la realizzazione della piattaforma anche con le forze di polizia italiane. Il progetto "Don't look away" coinvolge oltre 20 Paesi a vari livelli: coordinato da sei organizzazioni nazionali della rete Ecpat - End Child Prostitution and Trafficking (Ecpat France, Ecpat Germany, Ecpat Austria, Ecpat Netherlands, Ecpat Luxembourg, Polish Network against Csec) sarà realizzato in 16 Paesi (Belgio, Brasile, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Gambia, Italia, Kenia, Madagascar, Romania, Senegal, Sud Africa, Spagna, Svizzera, Ucraina and Regno Unito).

“La sfida del contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori in Brasile presenta caratteristiche ben differenti rispetto agli altri Paesi in cui hanno avuto luogo grandi eventi sportivi del passato, quali Germania 2006, Austria-Svizzera 2008, Sudafrica 2010, Ucraina-Polonia 2012”, afferma il presidente di Ecpat Italia Marco Scarpati, “le dimensioni dello sfruttamento sessuale in Brasile, le stime dei minori coinvolti e la triste considerazione di ‘nota meta sessuale’, fanno crescere la posta in palio della sensibilizzazione”. In Brasile, il 30 per cento della popolazione e quasi la metà dei bambini vive sotto la soglia di povertà, poco più di 28 milioni di persone. Secondo le autorità brasiliane, nel 2011, i bambini vittime di sfruttamento sessuale sono stati più di 250 mila. Gli italiani, insieme a portoghesi e tedeschi sono ai primi posti nelle classifiche dei turisti sessuali, in particolare nella parte a nord est del Brasile.

Un delegato del ministero di Giustizia del Brasile ha annunciato l’istituzione di un Segretariato di Sicurezza, per coordinare le attività di polizia  degli "Stati federali" brasiliani (27 in tutto), in occasione della Confederation Cup (in corso di svolgimento), dei Mondiali (giugno 2014) e della Giornata Mondiale della Gioventù (luglio 2013). Najat Maala M’Jiid, special rapporteur on the sale of children, child prostitution and child pornography invita a porre rimedio al “business” dello sfruttamento sessuale, ricordando che oltre 2 milioni di bambini sono coinvolti nello sfruttamento sessuale a fini commerciale, un mercato che “fattura” oltre 20 miliardi di dollari. (lj)

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