6 febbraio 2015 ore: 16:39
Salute

Mutilazioni genitali, appello agli operatori sanitari: "mobilitatevi"

In occasione della Giornata Internazionale di Tolleranza Zero alle Mgf, le organizzazioni hanno lanciato un nuovo video dal titolo Stop Fgm Egitto. "Più di 130 milioni di bambine e donne in 29 paesi dell’Africa e del Medio Oriente, dove la pratica si concentra di più oggi, hanno subito qualche forma di MGF – e l’impatto sulle loro vite è enorme"

ROMA - Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sono tra 100 e 140 milioni le bambine, ragazze e donne nel mondo che hanno subito una forma di mutilazione genitale. Oggi in occasione della Giornata Internazionale di Tolleranza Zero alle Mgf, Unicef, Unfpa e altri partner internazionali come l’International Confederation of Midwives e l’International Federation of Gynecology and Obstetrics hanno lanciato un appello congiunto, al fine di supportare gli impegni per garantire agli operatori sanitari le competenze e le informazioni di cui hanno bisogno per accelerare l’abbandono delle Mgf e curare le complicazioni causate da questa pratica. Per l'occasione è stato presentato un nuovo video, dal titoloStop Fgm Egitto.

"Le Mutilazioni Genitali Femminili - si legge nell'appello - violano i diritti umani e minacciano la salute e il benessere di circa 3 milioni di ragazze ogni anno. Più di 130 milioni di bambine e donne in 29 paesi dell’Africa e del Medio Oriente, dove la pratica si concentra di più oggi, hanno subito qualche forma di Mgf – e l’impatto sulle loro vite è enorme. In tutto il mondo, aumentano gli impegni dei governi e delle comunità per eliminare le Mgf - ma non è abbastanza. Oggi, nella Giornata Internazionale di Tolleranza Zero alle Mutilazioni Genitali Femminili, chiediamo a tutti gli operatori sanitari – dalle ostetriche alle infermiere ai ginecologi – di mobilitarsi contro questa tremenda e così dannosa pratica. Il supporto degli operatori sanitari all’impegno globale per porre fine alle Mgf è fondamentale. Gli operatori sanitari in prima linea conoscono le dinamiche sociali delle comunità in cui operano e le norme sociali che consentono di perpetrare le Mgf. In questo modo possono contribuire a velocizzare il processo di abbandono della pratica. I loro pazienti li conoscono e hanno fiducia in loro".

Una pratica tradizionale, indissolubilmente legata alla cultura locale, che vede nella mutilazione una sorta di rito di passaggio all'essere donna o un requisito essenziale per il matrimonio. Gli operatori sanitari sono coloro che più di tutti possono guidare l'impegno a resistere ad una preoccupante tendenza che sta emergendo in molti paesi: le medicalizzazione delle Mgf.

"Circa 1 ragazza su 5 ha subito escissione da un operatore sanitario formato; in alcuni paesi si arriva anche a 3 ragazze su 4. Le Mgf sono illegali in alcuni paesi e gli operatori sanitari che le praticano in questi posti infrangono le leggi. Ma dovunque, gli operatori sanitari che perpetrano le Mgf, siano queste legali o meno, violano i diritti fondamentali delle bambine e delle donne. Sono anche loro che portano avanti tacitamente questa pratica indebita, passando sopra anche al precetto fondamentale della medicina: non fare del male. Gli operatori sanitari - soprattutto quelli in prima linea – spesso possono subire grandi pressioni per praticare le Mgf. Ma se supportati a resistere, possono diventare parte della soluzione.

Innanzitutto - concludono - chiediamo a tutti gli operatori sanitari di abbandonare la pratica delle Mgf – e di usare la propria influenza non solo nelle comunità in cui lavorano, ma anche con i loro colleghi per accelerare l’abbandono della pratica ovunque. Inoltre, chiediamo loro di proteggere la salute sessuale e riproduttiva di tutte coloro che hanno già subito Mgf.Le norme sociali, soprattutto nelle comunità in cui questa pratica è più salda, possono esercitare una enorme influenza sulle vite delle persone. Ma le norme sociali possono anche cambiare quando le persone usano la loro influenza…quando gli operatori sociali, i leader, gli esperti e molte ragazze e famiglie parlano e agiscono.Nella Giornata Internazionale di Tolleranza Zero alle Mutilazioni Genitali Femminili (Mgf), solleviamoci tutti insieme contro le Mgf. La salute, i diritti e il benessere di milioni di ragazze dipendono da questo".

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