Myanmar, Ue: governo consenta aiuti umanitari ai Rohingya
Roma - "L'accesso umanitario senza restrizioni, anche per gli operatori umanitari, e' fondamentale per raggiungere le 350 mila persone in difficolta' nello Stato del Rakhine. Deve essere permesso loro di compiere il lavoro per cercare di prevenire l'ulteriore deterioramento di una situazione umanitaria gia' grave". Lo scrive oggi Christos Stylianides, commissario Ue per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, in una dichiarazione riferita alla situazione dei rohingya, minoranza musulmana in Myanmar, Paese a maggioranza buddista.
"Molti civili rohingya stanno soffrendo e fuggono ora dalla violenza attraverso il confine con il Bangladesh". Sarebbero 20mila le persone in fuga. "Non devono essere rimandati o deportati", ammonisce il commissario che scrive di apprezzare "molto l'ospitalita' che il governo e la gente del Bangladesh offrono da decenni", "cruciale" per questi "nuovi rifugiati", finche' "la situazione nello Stato del Rakhine non si sia stabilizzata ed essi possano tornare in un clima sicuro".
Stylianides invita inoltre "tutte le parti a far calare le tensioni e a rispettare pienamente la legge internazionale sui diritti umani, in particolare ad astenersi da qualsiasi violenza contro i civili". Dal canto suo, l'Ue "e' impegnata a sostenere tutti gli sforzi per fare arrivare a destinazione gli aiuti umanitari nello Stato del Rakhine e sta lavorando instancabilmente per raggiungere quest'obiettivo". Il commissario Stylianides era stato in Myanmar e nello Stato di Rakhine il maggio scorso. (AGENSIR - DIRE)