Napoli, si ferma l’unità di strada che assiste 1500 senza dimora
NAPOLI – A Napoli si ferma l’unità mobile di strada per i senza tetto della città, proprio nel periodo più critico di questo inverno. È dal 25 gennaio che il progetto, realizzato dalla cooperativa Il Camper con il gruppo di imprese sociali Gesco, non offre più assistenza ai clochard del capoluogo campano, a causa del mancato rifinanziamento e in attesa di una nuova gara che l’amministrazione comunale dovrebbe pubblicare a breve. Ma nel frattempo chi assiste i circa 1500 senza tetto della città? “Il servizio è stato sospeso per cause non dipendenti dalla nostra volontà - spiega il presidente della cooperativa attuatrice, Mario Rimoli – ma stiamo andando avanti volontariamente, contando sulle nostre forze e sul sostegno del gruppo Gesco, che metterà a disposizione viveri e un furgoncino per uscire almeno un paio di volte alla settimana”. È solo grazie al lavoro volontario di poche persone – oltre agli operatori sociali, anche professionisti, tra cui legali, medici e psicologi - quindi, che si cerca di dare continuità a un servizio che, negli anni, ha supportato migliaia di persone.
L’unità mobile di pronto intervento sociale, infatti, attiva dal 2000, è stata presto riconosciuta, dopo un breve periodo di sperimentazione, un “servizio di utilità pubblica”. Nel 2013 ha continuato a svolgere il suo servizio itinerante sul territorio cittadino, assicurando una presenza quotidiana “H10”, divise in due turni giornalieri, ciascuno di 5 ore, in cui si alternavano, a fianco degli operatori di strada, un sociologo, un medico, un assistente sociale e una mediatrice culturale. Al camper itinerante, è legato il Centro di coordinamento “Salvatore Buglione” in via Pavia 129, che sin dalla sua nascita, nel settembre 2007, ha progressivamente attivato un ventaglio di interventi a favore delle persone senza dimora, dall’accesso ai servizi sanitari all’inserimento in percorsi di inserimento lavorativo e cittadinanza attiva. Se l’unità mobile nel 2013 ha contato 1126 utenti, il Centro ne ha registrati 1495. Nel corso del tempo si è assistito a un aumento del numero di contatti, segnalazioni e utenti “presi in carico”: nel 2013 il camper ha registrato 16 nuovi utenti, mentre sono stati complessivamente 320 i nuovi casi segnalati dallo sportello, per un totale complessivo di oltre 26mila interventi realizzati.
Un patrimonio immenso che rischia di disperdersi. “Continuare senza risorse ci costa molta fatica – conclude Rimoli – ma si tratta un segnale importante secondo noi anche per le persone che abbiamo seguito in questi anni, di cui abbiamo imparato a conoscere le abitudini e con cui abbiamo stretto un rapporto di fiducia. Non possiamo abbandonarli così. Restiamo in attesa di notizie, che speriamo arriveranno presto”. Nel frattempo, le persone che vivono per strada a Napoli possono contare, nei giorni di allerta meteo, sull’apertura straordinaria delle stazioni metropolitane. (mn)