28 febbraio 2013 ore: 15:40
Società

Napolitano: dal Papa gesto straordinario storico e umano

"Rinnovo a Benedetto XVI, nel momento conclusivo del suo mandato, il saluto riconoscente e affettuoso degli italiani. Ho sentito e sento di poterlo fare a nome del popolo e della nazione, che questo Pontefice non italiano ha sinceramente amat...

Roma - "Rinnovo a Benedetto XVI, nel momento conclusivo del suo mandato, il saluto riconoscente e affettuoso degli italiani. Ho sentito e sento di poterlo fare a nome del popolo e della nazione, che questo Pontefice non italiano ha sinceramente amato, e ha accompagnato con costante simpatia e benevolenza". Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

"Anche i piu' lontani dalla Chiesa e dalla pratica religiosa- continua- hanno apprezzato l'elevatezza della ricerca e degli apporti di pensiero di Benedetto XVI, e insieme la sua semplicita' e la sua discrezione. Gli anni del suo pontificato sono stati tra i piu' sereni nei rapporti tra la Chiesa e lo Stato nel nostro paese: nel segno del rispetto reciproco e della volonta' di collaborazione". La dimensione "sociale e pubblica - per comune riconoscimento - del fatto religioso, e' stata in questi anni sempre vissuta col giusto senso del limite. Sabato scorso, il mio personale commiato da Benedetto XVI e' stato segnato da un'intima commozione. Perche' fin dalla mia iniziale visita di Stato in Vaticano e dalla sua, in restituzione, al Quirinale, si era stabilito tra noi un senso di affinita' che ci spingeva ad andare al di la' di ogni ufficialita' e formalita'", ricorda Napolitano. "Non potevo tuttavia prevedere il livello di attenzione e confidenza cui sarebbero giunti il rapporto e gli incontri tra noi. Ne ho, cosi'- sottolinea- potuto cogliere la sofferenza e il travaglio in momenti difficili e amari per la Chiesa; e la serena determinazione nell'affrontare le prove che gli si presentavano".

E "abbiamo avuto modo di verificare una schietta comunanza di preoccupazioni e di vedute sui fatti dell'Europa e del mondo. Gli sono grato per la stima e fiducia che mi ha dimostrato, e per la cosi' sensibile sintonia in cui egli si e' posto col mio fondamentale impegno per l'unita' nazionale. Benedetto XVI lascia - con un gesto di straordinario significato storico e umano - il soglio pontificio, ma non Roma. Non si allontana dall'Italia. E noi continueremo a sentirlo vicino, e ad essergli vicini con animo beneaugurante". (DIRE)

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