Nasce un servizio per trascrivere in braille gli spartiti musicali
BOLOGNA - “Più volte le famiglie di persone non vedenti si rivolgono ai docenti per chiedere consigli su come approcciarsi allo studio della musica e sui testi da far studiare ai propri figli”. È per questo motivo che l’Univoc (Unione nazionale italiana volontari pro ciechi) di Bologna ha deciso di attivare già da sabato 10 maggio il nuovo servizio “Ottavio Orioli”. Un modo per dare consulenza e supporto ai giovani ciechi che studiano musica. Come funziona? Basta contattare la sede Univoc per chiedere, d’accordo con il proprio maestro, un parere sui testi da studiare, quali brani eseguire per raggiungere il proprio scopo e dove reperirli in braille. Solo dopo le indicazioni ricevute, e nel caso in cui si accerti la mancanza di brani ad hoc, si può richiederne la trascrizione in braille. A questo penseranno 10 persone sparse in tutta Italia che attraverso un software apposito completeranno la traduzione. Il gruppo è composto di esperti di musica e di informatica, tutti volontari. “L’idea è rivolta ai ragazzi e non vuole affatto sostituirsi ai centri di trascrizione presenti in Italia”, spiega Paolo Razzuoli, volontario ed ex docente di musica non vedente di Lucca, ideatore del servizio insieme a Mauro Marchesi, presidente dell’Univoc Bologna. “Spesso, si legge in una nota di Marchesi, “afianco a situazioni gestite con cognizione di causa, sia sul versante psico-pedagogico che su quello tecnico-didattico, si ha conoscenza di situazioni assai discutibili, gestite al di fuori dei presupposti minimi di conoscenza della dimensione didattica e tecnica”.
box “È anche per questo – aggiunge Paolo Razzuoli – che si è sentito il bisogno di creare un servizio di supporto e consulenza didatticamente serio”. Un modo anche per commemorare Ottavio Orioli, docente di musica dell’Istituto Cavazza per ciechi di Bologna e maestro dei molti che, oggi, prestano la loro consulenza in modo gratuito. Il servizio, infatti, porta il suo nome. “Grazie alla tecnologia – spiega Paolo Razzuoli – il servizio opererà ovunque e le richieste potranno arrivare da qualsiasi parte d’Italia”. Per richiedere un supporto si può andare sul sito www.univocbologna.it.
Per chi è a Bologna invece, l’appuntamento è sabato 10 maggio alle 10, nella sala del secondo piano dell’Istituto Cavazza in via Castiglione 71 dove verranno dati maggiori dettagli e le dimostrazioni di alcuni strumenti informatici utilizzati per le trascrizioni. (irene leonardi)