Naufragi, Astalli: urgenti misure che permettano di chiedere asilo in sicurezza
ROMA – “L’Agenda europea sull’immigrazione e le relative decisioni prese risultano gravemente insufficienti sia per tempistica che per numeri”: così p. Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, commenta l’ultimo naufragio di migranti, avvenuto ieri. “Ricorderemo l’estate 2015 per il numero incalcolabile di vite spezzate nei viaggi organizzati dai trafficanti che hanno come destinazione l’Europa – ha detto – Corriamo il rischio di abituarci alla morte. Anche il racconto dei media pare esser sempre più veloce e meno articolato ad ogni nuova notizia di migranti morti. Invece mai come in questo momento è importante convogliare gli sforzi per ottenere il cambiamento: politiche migratorie europee che pongano fine a un vero e proprio genocidio”.
Colpevole è quindi l’inerzia dei governi, che si ostinano “a concentrarsi su accordi e politiche volti ad impedire gli arrivi”, ottenendo come “unico risultato un’incalcolabile strage di innocenti. Abbiamo l’obbligo di attuare misure immediate che garantiscano la possibilità di chiedere asilo in sicurezza – ribadisce quindi Ripamonti - La positiva decisione del governo tedesco di accogliere i siriani in fuga dalla guerra ci pare l’ulteriore dimostrazione che l’Agenda Europea sull’immigrazione e le relative decisioni prese risultino gravemente insufficienti sia per tempistica che per numeri. È necessario – conclude - che l’Ue sia motore propulsivo di politiche di accoglienza e protezione per quanti sono costretti alla fuga da guerre e persecuzioni. La posta in gioco è molto alta: si tratta di evitare la morte di altri innocenti”.