Naufragio in Libia, Migrantes: "Dare continuità a Mare nostrum"
ROMA - “Il Mediterraneo è ancora teatro di una nuova tragedia, in acque libiche. I morti aumentano, ma non aumenta la consapevolezza europea di un impegno più condiviso per dare continuità a Mare nostrum, per costruire corridoi umanitari, per rafforzare la possibilità di visti d’ingresso nei diversi paesi europei per chi è in fuga da conflitti e persecuzioni". Questo il commento di mons. Gian Carlo Perego, direttore generale della fondazione Migrantes, a seguito del naufragio avvenuto questa notte a largo della Libia dove avrebbero perso la vita circa 200 persone.
"Popoli, famiglie in cammino chiedono più che di rafforzare i nostri arsenali di armi la revisione e l’ampliamento di politiche di sviluppo - conclude mons. Perego - proprio a partire dai paesi di provenienza di giovani, uomini e donne, bambini che stanno arrivando, se la morte non li ferma prima, sulle nostre coste: Siria e Palestina, Eritrea, Somalia, Mali, Senegal, Nigeria e Gambia, Afganistan e Pakistan".