Nel 2020 lo stress prima causa da assenza da lavoro
Stress mano sorregge volto
Roma - Nel 2020 una delle maggiori cause da assenza dal lavoro sara' lo stress. Lo dimostra uno studio presentato all'ottava Conferenza internazionale Ioha di Roma su "Salute, sicurezza ambientale e lavoro" organizzata dall'Associazione italiana degli igienisti industriali (Aidii), con Inail ed Ispesl, appena conclusa. Un dato confermato dall'Organizzazione mondiale della sanita'. "Sono tutte cause correlate allo stress per inattivita' lavorativa", spiega Giovanni Battista Bartolucci, professore ordinario di Medicina del Lavoro all'universita' di Padova, intervenuto alla conferenza internazionale Ioha, "dovute soprattutto al tipo di attivita', ai conflitti con colleghi e superiori, al carico lavorativo e a cause multifattoriali legata al vissuto della persona".
Come spiega ancora Bartolucci, "il problema principale e' legato all'organizzazione del lavoro, alla capacita' del management aziendale di garantire le condizioni ottimali per tutti i lavoratori e di favorire la reale collaborazione. Tra le piu' diffuse 'patologie' legate allo stress, oltre al mobbing, c'e' la sindrome da 'burnout', che colpisce chi esercita professioni d'aiuto, come medici e paramedici negli ospedali, quando non riescono a soddisfare appieno le richieste dell'utente, per cui finiscono per estraniarsi".
Quanto alla salute nei luoghi di lavoro, come denuncia Domenico Cavallo, vicepredente Aidii e altro esperto intervenuto alla conferenza internazionale Ioha, "le persone, tra ufficio e casa, trascorrono il 90% del tempo in ambienti confinati e solo il 10% all'aperto. Eppure, mentre viene monitorato l'ambiente di vita esterno, anche con blocchi del traffico, si trascura quello interno, piu' a rischio, perche' dato dalla somma dell'aria esterna 'arricchita' da altri fattori in ambienti confinanti".
Questi i punti trattati nella conferenza internazionale Ioha di Roma:
- UFFICIO: I RISCHI PIU' COMUNI -
Tra i rischi moderni piu' comuni in ufficio, sempre secondo Cavallo, "i toner delle stampanti (vanno manipolati da esperti e in ambienti ben ventilati), gli inchiostri, i sistemi di digitalizzazione delle immagini, i rivestimenti degli immobili. Meglio destinare ambienti dedicati per stampanti e fotocopiatrici, far rispettare il divieto di fumare, usare materiali e macchinari certificati, utilizzare luci indirette, ossia con portalampade schermati, che non abbiano cioe' la lampadina scoperta".
- SINTOMI RIVELATORI E MALATTIE -
Sintomi rivelatori del malessere al lavoro? Irritazione degli occhi, raucedine, stanchezza fisica, difficolta' di concentrazione. "Un insieme di sintomi aspecifici", precisa ancora il vicepresidente Aidii, "denominati 'sick building syndrome', ossia 'sindrome dell'edificio malato', riscontrata almeno nel 60% degli occupanti". Esistono anche le febbri per scarsa manutenzione dell'impianto di condizionamento, oppure la classica 'legionellosi', ossia 'la malattia del legionario', dovuta allo sviluppo di un batterio gram-negativo nel condizionatore che viene diffuso provocando una polmonite batterica difficile da diagnosticare e da curare".
Seguono i punti trattati nella conferenza di Roma:
- LE REGOLE IN AMBIENTE DOMESTICO -
Sempre secondo gli esperti della conferenza internazione di Roma, le regole da seguire in ambiente domestico sono: far ricambiare giornalmente l'aria durante le pulizie, anche quando fa molto freddo e usare sistemi di aspirazione con filtri ad alta efficacia, per non reimmettere nell'ambiente le particelle depositate sulla superficie di casa: e questo vale anche per gli uffici.
- LE GARANZIE DEL MINISTERO DEL LAVORO -
Come afferma Lorenzo Fantini, dirigente delle divisioni Salute e sicurezza del ministero del Lavoro, anche lui intervenuto alla conferenza internazionale, "stiamo approfondendo i problemi relativi agli infortuni, come quello recente di Capua, che ha visto tre operai deceduti per asfissia mentre lavoravano all'interno di una vasca in un'azienda farmaceutica. A breve il ministero del Lavoro incontrera' parti sociali e Regioni per definire una strategia di contrasto agli infortuni delle manutenzioni, specie quelli in ambienti pericolosi, come silos, cisterne e pozzi, i cosiddetti 'ambienti confinati'. Quanto all'assenza dal lavoro per stress, entro dicembre la commissione consultiva del ministero del Lavoro elaborera' delle linee guida per le aziende".
(DIRE)