24 marzo 2022 ore: 15:01
Economia

Nel 2024 sarà Bali ad ospitare il Forum Mondiale dell'Acqua. “Evento voluto dalle multinazionali”

La presa di posizione del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che afferma: “Sarebbe stata un’umiliazione per l’Italia ospitarlo. Non abbiamo più tempo da perdere con le strategie di mercato dei colossi dell’acqua. Il Forum delle multinazionali non è luogo né credibile né legittimo per costruire un nuovo percorso”

ROMA - Nel 2024 la 10° edizione del Forum Mondiale dell'Acqua si terrà a Bali e non in Italia. “Per quanto riguarda il nostro Paese, sarebbe stata una vera umiliazione ospitare la kermesse delle multinazionali dell’acqua proprio in questo paese, che si è espresso compattamente contro le privatizzazioni, e dove l’inattuazione del referendum del 2011 resta come una ferita aperta – afferma in una nota il Forum italiano dei movimenti per l’acqua -. Noi, come tutti coloro che in Italia, in Europa e nel mondo si battono per l’acqua bene comune universale fuori dal profitto, saremo insieme al movimento asiatico per l'acqua pubblica, per contrastare attivamente lo svolgimento del Forum Mondiale dell'Acqua a Bali come in qualunque altra parte del mondo”.

“Siamo felici se qualcuno è rimasto deluso da questo esito perché non bisogna dimenticare che il Forum Mondiale è pensato, voluto e organizzato dalle multinazionali dell’acqua, vere e proprie potenze private che - forti della loro potenza economica - trattano con gli stati al fine di ampliare i propri mercati – continua il Forum -. Non è questo il modo di affrontare la sfida drammatica del cambiamento climatico, che sta mettendo in crisi le risorse idriche globali e di conseguenza minacciando la vita stessa su questo pianeta”.
E conclude: “Non abbiamo più tempo da perdere con le strategie di mercato dei colossi dell’acqua che decidono in base a cosa sarà per loro profittevole. Il Forum delle multinazionali non è luogo né credibile né legittimo per costruire un nuovo percorso per la salvaguardia dell’acqua; potrebbero invece esserlo le Nazioni Unite. Sappiamo che strappare ai privati il controllo delle politiche sull’acqua, è una proposta che oggi può apparire folle, ma è l’unica strada ragionevole. Potrà qualcosa la ragione contro il profitto?”.
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