Nella Piana di Ninive sacerdoti, ingegneri e volontari per ricostruire i villaggi
Sacerdoti impegnati come ingegneri, architetti e geometri. Accade nella Piana di Ninive dove opera il 'Nineveh Reconstruction Committee' (Nrc), organismo creato da Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) per coordinare la ricostruzione dei villaggi della Piana distrutti dall'Isis. A riguardo Acs ha messo in campo un vero e proprio 'Piano Marshall' che prevede un impegno finanziario di oltre 250 mila dollari, di cui 450 mila gia' messi a disposizione dalla Fondazione pontificia.
Nel villaggio di Qaraqosh le case dei cristiani da ricostruire sono 6.727, 115 delle quali totalmente distrutte. La ricostruzione e' stata attentamente pianificata. Per riparare una casa incendiata servono 25 mila dollari, mentre per una totalmente distrutta ne occorrono almeno 65 mila. "Abbiamo classificato le diverse abitazioni e cominceremo a ricostruire da quelle parzialmente danneggiate, cosi' da permettere alle famiglie di rientrarvi al piu' presto", dichiara ad Acs padre George Jahola, sacerdote membro del Nineveh Reconstruction Committee. La Chiesa ha coinvolto 40 ingegneri volontari e oltre 200 operai.
"Ci stiamo concentrando sui villaggi che sono stati per meno tempo nelle mani dello Stato Islamico", spiega padre Salar Boudagh, vicario generale della diocesi di Alqosh e membro dell'Nrc. "A Telskuf e Bakofa la ricostruzione richiedera' meno tempo, al contrario di Badnaya, dove oltre l'80 per cento delle case è stato distrutto". Il sacerdote riferisce come prima dell'arrivo di Isis, 1.450 famiglie vivessero a Telskuf, 110 a Bakofa, 950 a Badnaya, piu' di 700 a Telkef e 875 a Karemles. "La prima condizione per il ritorno di queste famiglie e' la sicurezza e fortunatamente quest'area e' pattugliata dalla Zeravani, una milizia cristiana di cui ci fidiamo ciecamente". (www.agensir.it) (DIRE)