Niente copyright per i libri accessibili ai ciechi: dall'Ue proposta di ratifica
BRUXELLES - Un altro passo avanti verso l’accesso di ciechi e ipovedenti a un maggior numero di libri è stato fatto oggi, con la proposta di ratifica, da parte della Commissione Ue, del Trattato di Marrakech che contiene esenzioni alla proprietà intellettuale per le organizzazioni dei non vedenti. Già lo scorso 30 aprile, il trattato era stato firmato dall’Unione Europea sotto la presidenza greca, e ora, sotto la presidenza italiana, arriva questa proposta di ratifica che, se approvata da Consiglio e Parlamento, renderà vincolante il trattato per tutti e ventotto gli Stati Membri Ue.
Il documento prevede che i libri stampati in Braille o a caratteri ingranditi o prodotti in formato elettronico accessibile per ciechi, ipovedenti e impossibilitati alla lettura, possano essere esenti da copyright e possano venir distribuiti gratuitamente non solo fra paesi europei ma anche nei paesi in via di sviluppo. Il tutto con organizzazioni come biblioteche per non vedenti e altri enti autorizzati a fare da tramite, per fare in modo che dietro a questa esenzione non si nascondano violazioni alla proprietà intellettuale e al diritto d’autore.
Attualmente, il Trattato di Marrakech è stato firmato da 79 Stati in tutto il mondo oltre che dall’Ue, ma sono state solo due le ratifiche (India e El Salvador). Raggiunte le venti ratifiche, il trattato entrerà effettivamente in vigore. Questo significa che, se Consiglio e Parlamento daranno presto il loro via libera, sarà proprio grazie all’Ue che il libero accesso di non vedenti e ipovedenti ai libri diventerà realtà. Attualmente, l’Oms (Organizzazione mondiale per la Sanità) stima in 285 milioni al mondo le persone con gravi problemi visivi, di cui 39 milioni non vedenti e 246 milioni ipovedenti. Secondo la World Blind Union, l’organizzazione che rappresenta i ciechi nel mondo, appena il 5% dei libri in formato accessibile è disponibile per non vedenti e ipovedenti in Europa, mentre meno di un libro su cento è prodotto in formato accessibile nei paesi in via di sviluppo. (Maurizio Molinari)